Sul finale del match di ieri sera al Via del Mare, i salentini hanno la possibilità di pareggiare, ma Mancosu sbaglia il rigore
Il Lecce, almeno in teoria, nella seconda giornata di ritorno è sceso in campo per vincere, e invece torna negli spogliatoi del proprio stadio a mani vuote, con la consapevolezza dei propri errori, del suo gioco confuso, dell’estrema difficoltà di gonfiare la rete avversaria.
Difficile segnalare qualcosa di buono, con tutto l’ottimismo di cui si può essere capaci, a meno che non vogliamo annoverare fra le note positive il vantaggio di Stepinski (23’), tanto bello quanto illusorio, nato da un cross di Coda, che in seguito sbaglierà tutto ciò che c’è da sbagliare.
Il risultato potrebbe solidificarsi subito dopo con un facile raddoppio, ma è qui che inizia la disfatta; la situazione si capovolge e l’Ascoli pareggia con Dionisi (28’), che batte Gabriel centrando l’angolino.
Il Lecce prova ad organizzarsi, ma dall’altra parte trova una buona difesa e l’entusiasmo di una squadra rinnovata, che ci crede davvero.
Nella ripresa entra Meccariello, subito ammonito, ma è sempre l’Ascoli a rendersi pericoloso e se Gabriel è in grado di offrire una prodezza per fermare il tiro di Saric, nulla può contro la respinta in porta di Dionisi (57’), che segna la più comoda delle doppiette.
Corini prova a velocizzare il gioco del Lecce e butta in campo anche Mayer, Nikolov e soprattutto Rodriguez, diventato in pochissimi minuti l’uomo della Provvidenza. L’attaccante spagnolo, in effetti, non si smentisce: affonda senza indugi e subisce un fallo dietro l’altro, a dimostrazione di quanto possa essere difficile da fermare. Inoltre, è lui che riesce a procurarsi una doppia irregolarità che vale il rigore al 90’ e che potrebbe portare ai giallorossi almeno un pareggio. Dal dischetto, però, Mancosu è l’immagine di questo Lecce: fuori misura, spaesato, impreciso. Il pallone finisce troppo in alto e l’Ascoli si prepara a festeggiare una giusta vittoria, che infatti arriva senza nemmeno troppa fatica, dopo 6 minuti di recupero.
Si gioca nuovamente martedì prossimo, ma per i giallorossi è già pioggia di critiche sui social.
Mimma Leone
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LECCE: Gabriel, Maggio, Pisacane (46’ Meccariello), Lucioni, Zuta (83’ Gallo), Hjulmand, Tachtsidis (66’ Nikolov), Henderson (65’ Majer), Mancosu, Stepinski (65’ Rodriguez), Coda. Allenatore Corini.
ASCOLI: Leali, D’Orazio, Pucino, Quaranta, Brosco, Eramo (81’ Stoian), Danzi (68’ Caligara), Saric, Sabiri, Bidaoui (75’ Parigini), Dionisi (68’ Simeri). Allenatore Sottil.
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido
Foto in alto: Un’azione del Lecce
Stacco di testa di Quaranta, Hjulmand osserva
Un’uscita di Leali
Gol di Stepinki, 1-0 Lecce
L’esultanza dopo il gol di Stepinki
Il gol di Dionisi, 2-1 Ascoli
Hjulmand ci mette il cuore
Duello aereo di Stepinski
Lucioni salva sulla linea
L’errore dal dischetto di Mancosu