Appuntamenti al Museo storico della Città di Lecce sabato 12 ottobre 2024, alle ore 10 e alle ore 17. Ingresso gratuito
Sabato 12 ottobre 2024, in occasione della ventesima Giornata del Contemporaneo, il Must (Museo storico della Città di Lecce), organizza, in collaborazione con il Laboratorio Tasc del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, due visite guidate, per le quali è previsto l’ingresso gratuito, alla mostra di arte contemporanea Aracne: filo per filo, punto per punto, segno per segno. La visita del mattino sarà condotta dalla dottoressa Erika Presicce ed è prevista per le ore 10; nel pomeriggio, sarà la volta del professore Massimo Guastella che accompagnerà i visitatori negli spazi della mostra alle ore 17.
Ideata da Claudia Branca, direttrice del Must, l’esposizione Aracne, allestita nelle sale al primo piano della struttura museale di via degli Ammirati 11 a Lecce, ha registrato un notevole riscontro da parte del pubblico sia salentino che dei numerosi turisti presenti nel territorio sin da marzo. Circa 7000 i biglietti emessi per i visitatori che hanno varcato la soglia del Must Lecce, dall’inaugurazione della mostra sino a tutto settembre; un dato che soddisfa sia perché è stata apprezzata la proposta tematica, gli allestimenti e gli spazi, ma soprattutto per l’interesse che hanno attestato i visitatori stranieri per opere di artisti di spessore internazionale, tra i più apprezzati nel mondo dell’arte del nostro tempo. Un bilancio positivo non solo per il notevole numero di paganti, pari a tutti i visitatori dell’anno precedente, ma anche per il sostegno delle prestigiose recensioni critiche.
“Una iniziativa fortemente voluta – afferma la direttrice Branca – con l’intento di portare a Lecce opere di autori di altissimo livello, con all’attivo mostre importanti, penso a Yayoi Kusama e alla grande mostra allestita lo scorso novembre a Bergamo, che ci hanno consentito di proporre, non solo nel Salento ma di fatto nell’Italia meridionale, opere dell’arte tessile, un mezzo espressivo singolare e fortemente contemporaneo ma ancora poco conosciuto se non agli estimatori e agli addetti del sistema dell’arte”.
In linea con il progetto culturale del Must di Lecce, impegnato nella produzione autonoma e originale di iniziative culturali di taglio scientifico ma soprattutto improntate alla divulgazione per un ampio pubblico, Aracne si pone l’obiettivo di far conoscere l’arte cosiddetta “morbida”, o nota come fiber art, quella del ricamo e del tessuto, attraverso la selezione di trenta opere di artisti nazionali, quali le ideazioni dei futuristi Fortunato Depero e Gino Severini eseguite da Palmisano, e di altri autorevoli protagonisti dell’arte italiana, quali Alighiero Boetti, Salvatore Scarpitta, Cesare Tacchi, Vincenzo Agnetti, nonché personalità internazionali, dai protagonisti del nouveau réalisme César e Arman, Christian Boltanski e Hermann Nitsch, accreditati maestri del secondo Novecento, la giapponese Yayoi Kusama, l’inglese Tracey Emin, e non di meno spessore Shoplifter, Sylvie Fleury, la coppia Jorge+Lucy Orta, Chiharu Shiota, Arthur Duff e Joana Vasconcelos. Nel novero compaiono anche due artisti salentini, i compianti Sandro Greco e Corrado Lorenzo, tra i principali esponenti dell’arte concettuale sul territorio dalla seconda metà del XX secolo.
Nel repertorio delle significative opere esposte, si è data una rilevante e puntuale attenzione alle qualificate artiste italiane che nel genere hanno favorito l’utilizzo del tessuto come materiale e dell’arte tessile quale medium artistico e come simbolo dell’emancipazione femminile. Tra queste le importanti figure di Paola Besana, Eva Marisaldi, Renata Bonfanti, Maria Lai, Sveva Lanza, Claudia Losi, Franca Maranò e Sissi. Completano la compagine, la presenza delle opere del pugliese Nicola Liberatore e dell’argentina Elizabeth Aro la cui rete, rossa, sospesa a mezz’altezza, accoglie gli spettatori all’ingresso del Must.
Il corposo e completo catalogo a corredo della mostra, Edizioni Must Lecce, è curato da Lia De Venere e Massimo Guastella, autori dei saggi storico/critici introduttivi. La pubblicazione annovera i contributi, oltre di Gabriella Anedi, delle giovani ricercatrici di storia dell’arte contemporanea che collaborano col laboratorio Tasc dell’Università del Salento: Alessia Brescia, Rosanna Carrieri, Federica Coi, Erika Presicce, Daniela Rucco, Cristina Sergi e Ludovica Vivenzio.
La mostra potrà essere visitata fino al 22 ottobre 2024 negli orari di apertura del Must (da martedì a giovedì, dalle 9 alle 19; da venerdì a domenica, dalle 9 alle 20; lunedì chiuso). Info tel. 0832.241067; biglietteria@mustlecce.it.
Foto in alto: Maria Lai, Ciò che non so, filo e tempera su stoffa, 1984
Elizabeth Aro, Red Net, installazione ambientale, 2009-2017
Alighiero Boetti, Sans Titre Ricamo lettere, ricamo su tessuto, 1988
Claudia Losi, Untitled (Struttura globulare), lana, seta, pelle, 2017