Commento di Adolfo Starace al match di oggi, sabato 30 settembre
Al Via del Mare, nella gara inaugurale della 7a giornata di campionato, il Napoli batte per 0-4 il Lecce e ripropone la sua autorevole candidatura per lo scudetto. La prima sconfitta stagionale interna del Lecce è arrivata contro un Napoli che ha ritrovato dopo la vittoria contro l’Udinese lo smalto dei tempi migliori. Per il Lecce una battuta d’arresto che non deve e non può preoccupare, malgrado la prova incolore ed i tanti errori commessi dai propri calciatori.
Inizialmente il Lecce propone la formazione annunciata, mentre sul lato opposto Osimhen parte dalla panchina. Nel primo tempo, dopo un quarto d’ora equilibrato, il Napoli sblocca la gara con Ostigard che anticipa tutti di testa e segna imparabilmente sfruttando una punizione di Zielinski.
Il Lecce ha la possibilità di pareggiare prima con una conclusione di Krstovic ma, soprattutto, con Pongracic che da pochi metri spara alto sulla traversa. Il primo tempo registra ancora un pericoloso tiro di Simeone che fa la barba al palo alla destra di Falcone.
Nel secondo tempo, subito in campo Osimhen ed il Napoli cerca di sfruttare gli spazi che i giallorossi concedono per provare a pareggiare l’incontro. Nella circostanza, la manovra del Lecce non è sempre puntuale anzi spesso il Napoli conquista molti palloni a centrocampo per gli errori dei padroni di casa. E proprio su l’ennesimo pallone recuperato dagli ospiti s’invola sulla sinistra Kvaratskhelia il cui cross trova la testa vincente di Osimhen per il raddoppio del Napoli.
Dopo un gol annullato a Strefezza per un fallo di mano, D’Aversa manda in campo Dorgu, Gonzalez e Oudin per Gallo, Blin e Rafia. C’è spazio anche per Piccoli e Corfitzen ma le sostituzioni non sortiscono l’effetto sperato, anzi il Napoli in contropiede dilaga: prima con Gaetano che dalla media distanza fulmina Falcone ed infine Ramadami commette un fallo di rigore che Politano trasforma per il definitivo 0-4.
Un passivo che gli uomini di D’Aversa non meritavano per quello che si è visto in campo. Il Lecce paga errori e distrazioni e questo non deve accadere in una squadra che vuole conquistare la salvezza. Molte insufficienze tra i giallorossi: male Ramadami; sotto il loro abituale standard Baschirotto e Pongracic; non al top Strefezza e poco servito Krstovic. Certamente non sono queste le gare che il Lecce deve vincere, troppo forte l’avversario e troppi gli episodi negativi. Per il Lecce l’occasione del riscatto arriva venerdì 6 ottobre contro il Sassuolo: è d’obbligo ritrovare la giusta concentrazione per riprendere la corsa.
Adolfo Starace
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LECCE (4-3-3): Falcon, Pongracic, Gendrey, Baschirotto, Gallo (16′ st’ Dorgu); Ramadani, Rafia (16′ st’ Oudin), Blin (16′ st’ Gonzalez), Almqvist (37′ st’ Corfitzen), Krstovic, Strefezza (26′ st’ Piccoli). A disposizione: Venuti, Samooja, Brancolini, Touba, Litkowski, Burnete, Sansone, Berisha. Allenatore: D’Aversa.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Natan, Di Lorenzo, Ostigard, Olivera, Anguissa, Lobotka (30′ st’ Cajuste), Lindstrom (13′ st’ Politano), Zielinski (38′ st’ Gaetano), Simeone (1′ st’ Osimhen), Kvaratskhelia (13′ st’ Raspadori). A disposizione: Contini, D’Avino, Idasiak, Zanoli, Mario Rui, Elmas, Demme, Zerbin. Allenatore: Garcia.
Marcatori: 16′ Ostigard (N), 6′ st’ Osimhen (N), 43′ st’ Gaetano (N), 49′ st’ rig. Politano (N).
Arbitro: Pairetto di Nichelino.
Foto in alto Antonella Ingrosso