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Politica - 04 Gen 2023

“Terremoto” politico-amministrativo a Veglie: cade la Giunta Paladini

Nella mattinata di oggi, mercoledì 4 gennaio, nove consiglieri comunali hanno presentato dimissioni contestuali. La maggioranza, rimasta con soli otto consiglieri, non ha più i numeri per amministrare


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“Terremoto” politico-amministrativo a Veglie, cade la Giunta guidata dal sindaco Claudio Paladini (in foto). Come già nell’aria da alcune settimane, le fibrillazioni interne “esplose” in Consiglio alla fine di novembre dello scorso anno, hanno determinato la fine anticipata del mandato della maggioranza uscente, eletta a settembre del 2020. Il culmine della crisi si è avuta nella mattinata di oggi, mercoledì 4 gennaio, con la presentazione al protocollo del Comune delle dimissioni  contestuali di 9 consiglieri comunali, 4 della maggioranza uscente e 5 dell’opposizione.

Un atto che, ai sensi del Testo Unico degli Enti Locali, automaticamente determina l’attivazione della procedura di scioglimento del Consiglio e la conseguente nomina di un commissario da parte del Prefetto di Lecce.

Le dimissioni sono state firmate da Luisa Margherito, Fiorenzo Patera, Oronzo Sabato e Giada Santolla (tutti del gruppo di maggioranza “Per Veglie”) e da Giovanni Carlà, Angelo Cipolla, Fernando Fai, Giuseppe Landolfo e Luigi Spagnolo (consiglieri di opposizione).

Gli esponenti di “Per Veglie”, durante il Consiglio comunale di fine novembre, prima di abbandonare l’aula “in aperto dissenso con la gestione amministrativa”, così motivarono la loro posizione:

“La mancata collegialità nella gestione ed il mancato coinvolgimento nelle scelte amministrative non è più condivisibile. Siamo stanchi di venire in Consiglio comunale per alzare la mano e approvare per mero dovere di appartenenza atti deliberativi per i quali non siamo stati coinvolti. Non intendiamo più supportare l’operato della Giunta comunale dove alcuni assessori dimostrano di aver frainteso il ruolo a loro assegnato, cioè di servitori della comunità, mentre hanno pensato di essere diventati padroni della cosa pubblica, disponendone e dispensandone a loro piacimento. Al signor sindaco, al quale dichiariamo di non essere animati da interesse a togliergli la fiducia, chiediamo di farsi carico della situazione e di assumere realmente il ruolo della guida amministrativa per porre rimedio attraverso l’azzeramento della Giunta per una ricomposizione della stessa che dovrà vederci coinvolti. Appare superfluo far notare che il Gruppo Per Veglie, composto da quattro consiglieri  che equivalgono a più di 1/3 del Gruppo di maggioranza, non ha suoi rappresentanti in Giunta. Pertanto, in assenza di sviluppi, immediati, il Gruppo Per Veglie non garantirà più l’appoggio a questa Amministrazione”.

Le comunali per l’elezione del nuovo sindaco e il rinnovo del Consiglio si terranno la prossima primavera. (red.)

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