Non si è mai fatto piegare dalla Sla. Ha affrontato l’esistenza apprezzandone ogni momento e combattendo con tenacia le difficoltà con la straordinaria arma dell’amore
Francesco Sala, uomo esemplare ed unico per la capacità di affrontare serenamente la vita nonostante la sua terribile malattia, è morto ieri, 1 febbraio 2022, a Gallipoli, presso l’Ospedale dove era ricoverato da qualche giorno. Affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla), ha chiuso gli occhi per sempre per una complicazione sopraggiunta a causa della sua grave patologia.
Sala, conosciuto per le sue battaglie a favore della vita “in qualsiasi circostanza e condizione”, è autore di un bellissimo e significativo volume pubblicato nel 2019 dal titolo “Sono Libero di Amare, la mia vita con la Sla” (Bcsmedia).
Della sua opera, il presidente di Aisla Massimo Mauro nella prefazione del volume scrive: “È un libro che testimonia che è possibile essere felici nonostante un destino avverso, che si può e si deve ridere anche senza un motivo e che nonostante la malattia si può affrontare la vita senza che il passato oscuri il futuro”. Sala è stato e sarà per tutti un esempio per aver saputo affrontare l’esistenza apprezzandone ogni momento e combattendo con tenacia ogni difficoltà con la straordinaria arma dell’amore.
La malattia, che lo aveva gradualmente immobilizzato lasciandogli soltanto il movimento delle pupille, non lo ha mai “sconfitto”. Con forza d’animo e coraggio, ha vissuto sino alla fine con serenità, nell’assoluta convinzione che “la vita merita sempre di essere vissuta”. Per lui Sla era l’acronimo di “Sono Libero di Amare”.
Francesco Sala, 63 anni, era originario di Mazara del Vallo. Risiedeva a Campi assieme alla moglie Paola. Formatosi nel Movimento dei Focolari, è stato blogger, conferenziere e autore di numerosi articoli. I funerali oggi 2 febbraio, alle 15.15, a Campi Salentina, nella Parrocchia San Francesco di Assisi. (r.f.)
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