In paese viene ricordato anche per le sue generose e disinteressate collaborazioni a tante iniziative culturali e sociali. I funerali si svolgeranno domani, sabato 15 luglio, alle 18, nella Chiesa Madre “Santa Maria Assunta”
Salice Salentino perde uno dei suoi figli migliori. Non saprei commentare diversamente la scomparsa di Carlo Arnesano, pittore e fotografo, da sempre impegnato nel sociale, senza mai sottrarsi, in maniera disinteressata e generosa, a richieste di collaborazioni finalizzate alla realizzazione di numerose iniziative locali, anche di particolare valenza artistica e culturale. È morto oggi, venerdì 14 luglio, verso le 8.30, nell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dopo un lungo periodo di malattia. Aveva 74 anni.
Ho avuto la fortuna di conoscere Carlo all’inizio degli anni ’80 quando, prima in qualità di responsabile del Crsec di Salice Salentino e poi di assessore comunale, cercavo di dare il mio contributo operativo alla comunità. Carlo Arnesano a quell’epoca era dipendente comunale, un vero e proprio “pilastro” amministrativo dell’Ufficio tecnico (in seguito, nel 1996, passò alle dipendenze del Ministero della Giustizia, presso il Giudice di Pace a Lecce, in qualità di cancelliere).
Quando gli proposi di darmi una mano, con il suo solito atteggiamento di uomo mite e disponibile, Carlo non negò la sua collaborazione. Da allora ebbe inizio una lunga amicizia, alimentata continuamente da massima stima reciproca.
Ricordo che una delle prime iniziative organizzate con il suo coinvolgimento fu la “Collettiva di artisti salicesi” che si svolse nella Biblioteca comunale dal 22 dicembre 1983 al 2 gennaio 1984 (gli altri artisti partecipanti furono Salvatore Arnesano, Michele D’Aprile, Donato De Francesco, Rino Fantastico, Enzo Fina, Sandro Greco, Maria Pia Matteo, Franco Margarito, Aldo Mogavero, Angelo Monte, Salvatore Montefusco, Luigia Rizzo e Teresa Vallone). Per Carlo Arnesano si trattava della prima esposizione al pubblico delle sue opere (ma la sua attività artistica “privata” risaliva a molti anni prima).
La collettiva, presentata dalla storica dell’arte Marina Pizzarelli, ebbe un notevole successo di pubblico e di critica. Sull’iniziativa, promossa dal Crsec di Salice e dal Comune, nella sua introduzione al catalogo della mostra, Pizzarelli fra l’altro sottolineò: “Non si tratta certo di una fiera delle vanità, ma di un momento propositivo e conoscitivo tra gli artisti e la gente, di una proposta – la prima – rivolta ad un pubblico eterogeneo di addetti e non addetti ai lavori e tendente a stabilire le premesse di una comunicazione sulla base del linguaggio e della pratica dell’arte”.
Da quel momento, il percorso culturale locale cominciò a registrare ulteriori e crescenti risultati “di qualità” e “di coinvolgimenti” in tutte le attività successivamente promosse. E Carlo fu tra i protagonisti di questa “svolta” che, bisogna sottolineare, continuò a produrre frutti proficui per diversi anni.
È impossibile elencare tutte le iniziative a cui Carlo partecipò in quegli anni, assicurando sostegno e competenza. Ne citerò solo qualcuna, ovvero quelle che al momento ho maggiormente presente.
Nel 1986, in occasione della 309a Fiera “Madonna della Visitazione” dipinse, sul muro di cinta del Convento dei Frati minori, un apprezzato Murales (distrutto negli anni seguenti assieme ad altri 10 Murales realizzati fra il 1985 e il 1986 dagli artisti Cina Mulè, Enzo Fina, Rino Fantastico, Nando Francone, Sandro Greco, Maria Pia Matteo, Angelo Monte, Mimino Perrone, Antonio Polito e Valerio Schiavone).
Il Murales di Carlo Arnesano (foto Claudio Epifani)
Nella seconda metà degli anni ’80 partecipò all’organizzazione di diverse edizioni del Carnevale salicese. Aveva il compito delicato di curare aspetti organizzativi ed amministrativi della manifestazione (a quell’epoca molto articolata ed impegnativa, fra le più importanti del genere in provincia). Il suo ruolo non deluse mai, anzi fu sempre fondamentale per la buona riuscita delle quattro edizioni del Carnevale salicese a cui partecipò.
Per quanto riguarda la sua infinita e preziosa attività fotografica, bisogna almeno citare la sua partecipazione alla stampa dell’importantissimo libro inedito di Giuseppe Leopoldo Quarta dal titolo “Salice Salentino, dalle origini al trionfo della Giovane Italia”. All’iniziativa, realizzata nel 1989 dall’allora Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione e cultura con finanziamento regionale, Carlo contribuì assicurando tutto l’apparato fotografico del volume, mentre il progetto grafico fu firmato da Rino Fantastico. Il volume fu curato da Alessandro Laporta.
Fra le sue tante partecipazioni, deve essere menzionata anche la collaborazione per la realizzazione dei due numeri di dicembre 1998 e dicembre 2001 della rivista “Il Salice, Quaderno della Biblioteca comunale”. In entrambe le pubblicazioni, di carattere storico-scientifico con contributi di autorevoli studiosi, Carlo Arnesano curò l’aspetto fotografico e la selezione delle illustrazioni, mentre Rino Fantastico realizzò il progetto grafico e l’impaginazione.
Altre rilevanti tappe del percorso artistico di Carlo Arnesano, sono le sue partecipazioni, in qualità di espositore, alla 1a e alla 3a Biennale delle Arti “Visioni d’autore”, promosse dal Centro sociale parrocchiale di Salice Salentino diretto da Rino Fantastico, svoltesi rispettivamente dal 20 al 3 luglio 2012 e dal 13 al 22 ottobre 2016,
Proprio dalla scheda a lui dedicata nel catalogo della 3a Biennale delle Arti “Visioni d’autore”, si ricava un suo breve profilo artistico-biografico. “Carlo Arnesano – si legge – è nato a Salice Salentino nel 1948. Ha completato i suoi studi presso il Liceo artistico di Lecce e d’allora, schivo alla mondanità, ha sempre lavorato in silenzio, nascondendo ai più le sue opere. Dopo le prime esperienze personali in Toscana, si è ritirato e partecipa su invito esclusivamente a rassegne d’arte a tema. Sue opere sono presenti in molte collezioni private in Toscana e nel Salento. Attraverso la materia che dà colore, Carlo va alla ricerca dell’essenza delle cose, del profumo, dell’anima che resiste, dei messaggi dell’inizio e della fine delle cose, e tutte le componenti le troviamo, soprattutto, nei soggetti da lui preferiti che sono i fiori. Fiori che, anche con la vita di un solo giorno, gli raccontano il creato, suscitando emozioni e sentimenti, che solo il silenzio interiore può descrivere. E lui tenta di trasferire perennemente questi silenzi sulla tela, sulla fotografia, nella cartapesta e su tutto ciò che gli permette di esprimere il suo pathos”.
Questo breve ricordo di Carlo Arnesano, non può concludersi senza il saluto di uno dei suoi amici più cari, l’artista Rino Fantastico, suo compagno di tante “imprese” organizzative per la realizzazione di manifestazioni artistiche e culturali.
” Caro Carletto, Amico mio – scrive Fantastico – ti ringrazio per l’affetto che ci ha uniti per tutta la vita, per il sorriso che mi hai donato, soprattutto nei momenti più difficili, per la generosità del tuo tempo, del tuo impegno sociale e culturale, che ho condiviso, in parte, nelle tante iniziative che ti hanno visto protagonista, artista, fotografo, operatore pastorale e benefattore. La Vergine SS. delle Grazie questa mattina ti ha accolto fra le sue braccia e ti ha accompagnato al cospetto di nostro Signore che, sicuramente, ti avrà sorriso strizzando l’occhio, come eri solito fare tu. Arrivederci Amico di una vita”.
Da parte mia non posso che condividere le parole di Rino Fantastico, aggiungendo di essere profondamente riconoscente a Carlo per l’amicizia che mi ha donato e per il suo esempio di persona corretta, leale e generosa.
I funerali si svolgeranno domani, sabato 15 luglio, alle 18, nella Chiesa Madre “Santa Maria Assunta” a Salice Salentino.
Rosario Faggiano
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Foto in alto: Carlo Anesano
C. Arnesano, Campagna di dicembre, 1989, acrilico su tela, cm. 50×70 (coll. privata)