Questa mattina, lunedì 12 giugno, sono iniziati i lavori per l’installazione dell’impianto. I residenti considerano la struttura troppo vicina alle case e annunciano battaglia. In programma un’immediata raccolta di firme e la presentazione di una petizione al sindaco contro l’iniziativa
Avviati a Salice Salentino i lavori per l’installazione di un’antenna di telefonia mobile su un terreno privato, a ridosso del centro abitato. Ed è subito protesta. I residenti, per niente contenti dell’impianto ubicato poco distante dalle loro case, esattamente nei pressi del prolungamento di via Salvator Allende, annunciano una raccolta di firme e la presentazione di una petizione al Comune. Si tratta un’area, peraltro, vicina agli asili nido di via Pasquale Leone e via Pietro Nenni, ma anche poco distante dal Centro Polifunzionale.
Stamattina gli abitanti della zona, un quartiere periferico sviluppatosi negli ultimi decenni ai due lati della strada per Avetrana (verso il campo sportivo e la Cantina cooperativa), hanno avuto un risveglio con sorpresa.
Con incredulità diversi cittadini hanno dovuto prendere atto della presenza di un escavatore impegnato a realizzare una grossa buca, necessaria per il basamento in cemento dell’antenna. Naturalmente la notizia si è velocemente diffusa in paese, anche perché è stato pubblicato, su profili Facebook, il testo della petizione che sarà inviata al sindaco di Salice.
“I cittadini – si legge nel documento – sono preoccupati per le dirette, immediate e gravi conseguenze per la salute pubblica derivanti dalla suddetta installazione. A ciò si aggiunga che la popolazione del quartiere non è stata preventivamente informata dell’installazione di tale antenna così a ridosso delle proprie abitazioni”. Poi viene sottolineato: “Non è stata considerata, attesa la tipologia residenziale della zona, l’individuazione di siti alternativi idonei a ridurre al minimo possibile l’esposizione della popolazione residente alle radiazioni elettromagnetiche”.
Nel documento, fra l’altro, viene richiesto agli “organi competenti” di impegnarsi al fine di: “sospendere immediatamente la costruzione ed attivazione dell’antenna sita in prolungamento via Allende; introdurre un regime di moratoria, bloccando temporaneamente le eventuali autorizzazioni di tutti i nuovi impianti e tutte quelle in corso di definizione; coinvolgere i cittadini nel progetto di risanamento e rilocalizzazione degli impianti e nella definizione del piano di localizzazione. Ed ancora: “adottare un regolamento-piano relativo sia alla localizzazione delle nuove installazioni di stazioni radio base che alla rilocalizzazione di quelle già esistenti”, nonché “garantire un’informazione puntuale e aggiornata”.
Nella parte conclusiva del documento, i promotori della petizione sostengono “che possa essere leso il loro diritto alla salute e il diritto alla loro integrità fisica dalla continua ed ininterrotta esposizione alle radiazioni elettromagnetiche emesse dalla stazione di radio base”. Pertanto chiedono che “siano intrapresi atti concreti che affrontino di petto questo problema e non lo eludano”. (red.)
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In foto: la buca scavata questa mattina (12 giugno 2023)