Dopo il periodo di commissariamento, i nuovi vertici locali del partito saranno eletti sabato 18 gennaio 2024. I lavori congressuali si apriranno alle ore 17, nel Centro Polifunzionale “Padre Benigno Perrone”
Appuntamento conclusivo verso “il nuovo Partito democratico” con due candidati alla carica di segretario del Circolo di Salice Salentino. “Sfidanti” Mimmo Arnesano e Giuseppe De Tommaso, espressioni di due diverse “anime” del partito locale, commissariato fin da aprile 2024. Sabato 18 gennaio 2025, alle ore 17, nel Centro Polifunzionale “Padre Benigno Perrone”, è in programma, dunque, il Congresso cittadino, in questi mesi preceduto da numerose assemblee degli iscritti, convocate da Marco Cazzorla, all’epoca nominato commissario cittadino dal segretario regionale Pd, Domenico De Santis, su proposta della segreteria provinciale di Lecce.
In questi mesi di impegno verso un nuovo “corso” di dibattito interno, avviato con l’obiettivo di raggiungere l’unità, vista la particolare situazione interna del partito rappresentato, nell’Assise cittadina, dai due consiglieri di opposizione eletti nella lista “Progresso e futuro” (Francesco Tondo e Vincenzo Marinaci, entrambi iscritti Pd) e da un consigliere eletto nella lista di maggioranza (Luigi Palazzo, assessore, anche lui con tessera Pd, fra i maggiori sostenitori della nuova linea).
A quanto è dato sapere, nonostante le numerose assemblee preparatorie del Congresso, non sembrano ancora del tutto sciolti alcuni nodi; la strada verso il dialogo, tuttavia, sembra essenzialmente condivisa, ovviamente con sostanziali distinguo di natura “politica”, la cui risoluzione definitiva dovrà essere compito dei futuri vertici del Pd di Salice.
Il Congresso, aperto alla partecipazione dei circa 50-60 iscritti, dovrà eleggere, oltre che il nuovo segretario politico (Arnesano o De Tommaso), anche il direttivo formato da sei componenti.
«Ho accettato la candidatura alla segreteria del Circolo, propostami da più parti – dice Mimmo Arnesano, 53 anni, funzionario pubblico – perché credo siano maturi i tempi per provare a riaggregare, finalmente, il centrosinistra salicese da troppo tempo dilaniato. Il mio impegno, qualora fossi chiamato ad assumermi la responsabilità della guida del Pd locale, sarà caratterizzato dalla totale apertura del Circolo alla cittadinanza; non a caso la mozione che presenterò al Congresso è chiamata “A porte aperte”. Il Circolo deve essere luogo di discussione e di confronto politico e culturale, aperto a tutti coloro che hanno la sensibilità, la disponibilità e la voglia di partecipare attivamente, condividendo le idee di fondo democratiche, socialiste e progressiste. Occorre costruire un’idea di paese che porti Salice a recuperare l’ormai smarrita coesione sociale, la solidarietà, il dialogo e, quindi, il benessere collettivo. Il Pd dovrà essere il volano per la ricostruzione del centrosinistra, cercare una sintesi e proporre agli amministratori appartenenti al Partito, di maggioranza e di opposizione, un obiettivo che accomuni tutti e crei solidità».
Giuseppe De Tommaso, 48 anni, docente di Lettere presso la Scuola secondaria di Primo grado “Negro” dell’Istituto comprensivo statale “Peppino Impastato” di Veglie, da parte sua afferma: «Auspico la formazione di un circolo del Partito democratico di Salice Salentino aperto all’ascolto di tutti, ma fermo nelle sue posizioni politiche e ideologiche per preservare la propria identità storica. Orizzonte di riferimento del Circolo deve essere la Costituzione. Il punto di vista per analizzare la realtà deve partire sempre dal basso, dagli ultimi, dagli umili, dagli esclusi. Deve essere coraggioso, non popolare. Deve proporre idee “rischiose” e innovative per il paese poiché il partito non è il fine, ma uno strumento per un fine più alto: il raggiungimento del Bene comune. Spero che il futuro Circolo del Pd diventi un polo dialogante con tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono nel centrosinistra. Mi auguro che il futuro Pd salicese possa creare proposte amministrative lungimiranti e che rifiuti ogni progetto e alleanza amministrativa destinati al mero successo elettorale».
Rosario Faggiano
© Riproduzione riservata
In foto: Mimmo Arnesano e Giuseppe De Tommaso