Il movimento di cittadinanza attiva: “Così si dice addio alla mobilità sostenibile”
“Senza realizzare un’alternativa e senza avere neanche l’accortezza di informare le associazioni dei ciclisti, l’Amministrazione comunale di Lecce questa mattina ha fatto smontare il cordolo della pista ciclabile di via XXV Luglio. Riteniamo quest’atto di assoluta gravità in quanto priva i ciclisti urbani di un quadro minimo di sicurezza e compromette la stessa rete di mobilità sostenibile della città”. Il movimento di cittadinanza attiva “LeccePedala”, con una nota diffusa nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 31 luglio 2024, esprime “ferma” protesta per la rimozione della corsia ciclabile e chiede al sindaco Adriana Poli Bortone un incontro urgente.
“Non sappiamo quali atti amministrativi siano alla base della decisione – affermano Adriana De Carlo e Andrea Alba, portavoce di LeccePedala – ma certamente la rimozione della pista di via XXV Luglio è un pessimo messaggio alla città per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Non c’è alternativa ad andare in centro con l’auto, in bici niente più protezione e sicurezza, si torna ad essere ostaggio del traffico caos e via XXV Luglio viene riconsegnata alla sosta selvaggia”.
“La decisione di cancellare la pista è ancora più grave – continuano – perché adottata senza offrire una reale alternativa ai ciclisti che arrivano in centro. Nell’incontro di qualche giorno fa con una delegazione di LeccePedala per la consegna delle firme per la petizione Lecce 30, la sindaca Poli Bortone aveva auspicato una maggiore partecipazione alle scelte sulla mobilità rispetto al passato, prefigurando l’apertura di un tavolo tecnico e persino il ricorso a un referendum. Constatiamo che il primo atto in questo campo è un atto di imperio, assunto senza neanche informare le associazioni dei ciclisti. Per questo motivo chiediamo un incontro urgente alla sindaca: sulla mobilità sostenibile non si possono fare passi indietro”.
“Ripristinare quel tratto di ciclabile e rafforzare i percorsi ciclabili nell’area centrale della città, nell’isolato intorno al Castello di Carlo V – sottolineano – deve tornare ad essere una priorità, se davvero si vuole dare un senso alla rete di piste ciclabili già esistenti e in fase di realizzazione. Arrivare in centro in sicurezza è uno strumento indispensabile per alimentare una prospettiva di mobilità sostenibile insieme con il rafforzamento del servizio di trasporto pubblico”.
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