Il segretario del Circolo leccese Pd, Romeo Russo: “Si faccia piena luce sull’accaduto”
Sconcerto nel quartiere San Lazzaro di Lecce dove alcuni gatti della colonia felina comunale sono stati avvelenati da ignoti ed hanno avuto una morte fra atroci sofferenze. A partire dal giorno di Pasquetta, molti di questi esempari hanno iniziato a sparire e, nei giorni successivi, i volontari della colonia felina hanno individuato in via Nullo D’Amato, alle spalle della chiesa di Santa Lucia, alcuni cadaveri che presentavano i tipici segni dell’avvelenamento ed hanno allertato le autorità sanitarie competenti. Quel che è ancora più grave è che le carcasse sono state frettolosamente rimosse, probabilmente dagli stessi avvelenatori, per evitare gli accertamenti dovuti in questi casi. La legge prevede infatti che si debba individuare il tipo di sostanza tossica dispersa nell’ambiente. Ora c’è il timore, non solo per i gatti della colonia, ma anche per i numerosi gatti domestici posseduti dalle famiglie della zona e che spesso vengono fatti uscire nel quartiere.
Il grave episodio ha suscitato anche una presa di posizione del circolo leccese del Pd. In una nota, il segretario cittadino Romeo Russo chiede che “si faccia piena luce sull’accaduto, confidando nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, e che siano individuate e perseguiti i responsabili di questo gesto vile e inqualificabile. Si tratta di fatti gravissimi – prosegue Russo – che non solo offendono il senso di umanità e civiltà della nostra comunità, ma costituiscono reati perseguibili ai sensi del codice penale. La morte provocata mediante veleni rappresenta una forma di crudeltà intollerabile che merita la massima attenzione da parte delle autorità competenti. Al tempo stesso – conclude il segretario cittadino Pd – rivolgiamo un appello all’Amministrazione comunale per un impegno concreto e immediato per la tutela delle colonie feline presenti sul territorio attraverso il rafforzamento delle attività di vigilanza e la promozione di campagne di sensibilizzazione sulla convivenza civile con gli animali , oltre al potenziamento della collaborazione con le associazioni animaliste e i volontari e l’adozione di misure preventive contro il rischio di ulteriori avvelenamenti”.
Massimo Barbano