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Street art - 05 Ott 2021

Nardò, un grande murales di Hitnes dedicato alla preistoria

L’intervento di street art è stato realizzato su un edificio della zona 167


Spazio Aperto Salento

A Nardò un grande murales dedicato alla preistoria, firmato dal giovane artista ed esploratore romano Hitnes. L’opera di street art campeggia su un edificio della zona 167, ed oltre che alla preistoria in generale, è dedicato in particolare ai reperti venuti alla luce nel corso degli anni nel territorio comunale neritino, a cominciare dall’area del Parco di Portoselvaggio-Torre Uluzzu, ora custoditi nel locale Museo della Preistoria.

Il murales realizzato da Hitnes, uno dei più colti, abili ed interessanti rappresentanti del panorama mondiale della street art (sue opere sono presenti in tutta Europa ma anche in Australia, Messico, Cina e Russia), rientra nel programma varato dalla Regione Puglia per la promozione e la valorizzazione dell’arte di strada, contenuto nel bando di Sthar Lab.

Per la sua realizzazione, a Nardò è stata scelta una parete dell’edificio che in piazza Jan Palac della periferica zona 167, è di proprietà dell’agenzia regionale per i servizi della casa e dell’abitare, Arca Sud Salento. Raffigura un inseguimento tra due animali estinti, due dolicosauroidi, ed un loro contemporaneo ancora vivente, il Nautilus. Appassionato di flora e fauna, Hitnes lo ha concepito come una battuta di caccia dei nostri giorni, così come sarebbe potuta accadere in epoca remota, ambientata tra i fossili di una collezione immaginaria.

Per la realizzazione sono stati utilizzati materiali e vernici di ottima finitura, preparati con  materie prime a basso impatto ambientale, e per questo idonee a garantire una soluzione ecosostenibile e duratura.

L’opera dell’artista capitolino è inserita nell’ambito del più ampio progetto “Archeologie Urbane”; un progetto finalizzato a  valorizzare il Museo della Preistoria ed il tesoro dei reperti in esso custoditi, nonché la ricchezza storica e ambientale del territorio neritino, promuovendo al contempo  percorsi culturali e di conoscenza, per mezzo della  fruizione di un’area periferica della città.

Il Museo conserva le più antiche testimonianze rinvenute sul territorio, offrendo una sorta di viaggio nel tempo, che inizia attorno ai 75 milioni di anni fa,  con una collezione di pesci fossili risalenti alle ultime fasi del periodo Cretaceo, e prosegue con l’arrivo dell’uomo di Neandertal e il successivo avvicendamento con i primi gruppi di Homo Sapiens, diffusisi nel continente europeo. Una realtà ricca e complessa, che dopo il contributo fornito dal Gruppo Speleologico Neritino in mezzo secolo di attività, si è concretizzata proprio con l’importante progetto scientifico,  che ha impegnato lo staff di archeologi della struttura museale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce.

Soprattutto nel rientro di oltre diecimila reperti, intorno ai quali il Museo ha incentrato piani di studio connessi alle ricerche che svolge all’interno del già menzionato Parco. Allo stesso tempo, il murales contribuisce all’opera di riqualificazione del quartiere, che diventa così un nuovo “centro” cittadino.

“Archeologie Urbane”, prevede  una serie di attività collaterali, affidate all’associazione culturale “Walls of World”, a partire da tour di street art capaci di far riacquistare all’arte in senso lato, un ruolo da protagonista nella costruzione di una rinascita culturale. In tale contesto è  inserito un processo di documentazione multimediale foto, audio e video, fruibile in modalità 360°, anche da smartphone.

I contenuti saranno accessibili online e offline, utilizzando il QrCode installato nei pressi dell’opera, che serviranno  a raccontare il processo creativo di ideazione e realizzazione dell’opera stessa. Infine, sono previste attività laboratoriali e didattiche, in collaborazione con il Museo della Preistoria, ed  itinerari con visite guidate sul territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sul tema della street art e della sua valenza sociale, offrendo loro la sperimentazione di pratiche artistiche come la pittura, il disegno, la xilografia e lo stencil.

Con le risorse del finanziamento complessivo pari a quasi 40mila euro, sono state sostenute le spese del cantiere (i servizi sono stati affidati a Martina Edil Service Srl), della progettazione tecnica (affidata all’ingegnere Alberto Antico), del compenso per l’artista Hitnes, dell’attività preliminare di studio del contesto, della produzione di contenuti multimediali, e dell’organizzazione di attività laboratoriali e didattiche.

Toti Bellone
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In foto: Nardò zona 167, il murales firmato Hitnes

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nardò, Palazzo municipale