Per la formazione toscana segna l’ex giallorosso La Mantia, ma non esulta
L’Empoli arriva al Via del Mare portando in dote ciò che rappresenta, ossia una grande squadra che non a caso è in testa alla classifica, solitaria e con diversi punti di distacco dalle altre.
In campo già dai primi minuti i nuovi acquisti giallorossi, il difensore Fabio Pisacane e il centrocampista Boban Nikolov, mentre i toscani confermano la formazione che ha battuto la Salernitana.
Il macedone dimostra subito la sua grinta, e in effetti si fa ammonire dopo pochi minuti, senza incidere positivamente nella gara. Pisacane, invece, pur non brillando, fa il suo dovere e si muove come ci si aspettava da uno come lui, di mestiere ed esperienza.
In generale, però, il Lecce appare spento e subisce le azioni dell’avversario, che riesce a far pesare tutti i suoi 8 punti di distacco rispetto ai giallorossi, dando prova di grande superiorità di gioco; passa infatti in vantaggio al 33’ con Haas e all’inizio della ripresa raddoppia con un “doloroso” colpo di La Mantia, ex giallorosso con il Lecce nel cuore, che non esulta.
Corini prova a dare una scossa ai suoi facendo entrare Listkowski, il ritrovato Rodriguez e Björkengren e, dopo pochi minuti, anche il nuovo Hjulmand e il giovanissimo Gallo.
Qualcosa in effetti cambia, e al 79’ arriva il primo squillo giallorosso che, con capitan Mancosu, in pochi minuti mette in discussione il risultato.
Nonostante si è ormai nella fase finale di una partita che sembrava aver detto già tutto, gli uomini di Dionisi sembrano vacillare, forse anche per stanchezza, e al 90’ Rodriguez regala il pareggio al Lecce.
Un 2-2 che suona come una beffa per gli ospiti, mentre per i padroni di casa prende forma la netta sensazione che, se solo la gara fosse durata un po’ di più, con l’entusiasmo maturato dai cambi e dagli innesti, forse si poteva strappare anche un altro gol. Ma per i sogni c’è sempre tempo, oltre che un intero girone di ritorno.
Mimma Leone
Immagine in alto: Rodriguez in azione (Foto Pinto)