Intervento di Angelo Maci, fondatore di “Cantine Due Palme” e presidente del Consorzio di tutela vini Dop “Brindisi-Squinzano
Mentre la vendemmia è già iniziata da alcune settimane e con circa 15 giorni di anticipo, si delineano sempre più le peculiarità della vendemmia 2024. Secondo gli operatori, l’uva già tagliata si presenta di ottima qualità. Ma c’è un grosso problema: a causa della persistente siccità, la produzione risulta eccessivamente in calo. Angelo Maci, fondatore di “Cantine Due Palme” e presidente del Consorzio di tutela vini Dop “Brindisi-Squinzano”, lancia l’allarme sulla grave situazione nel Salento e fa un appello alle istituzioni per la dichiarazione dello “stato di calamità”. Di seguito l’intervento integrale di Maci.
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È emergenza siccità su tutto il territorio salentino. Tutti ci lamentiamo del caldo. Tutti sono concordi che l’annata è la più calda di sempre eppure nessuno parla di calamità, sono ancora tutti in ferie. La situazione è gravissima nelle campagne salentine. Per effetto della mancanza di precipitazioni e delle alte temperature la produzione di uva che si registra nei conferimenti appare quasi dimezzata. I primi conferimenti di uve bianche e primitivo sono veramente preoccupanti.
Le ultime piogge importanti risalgono al mese di maggio, e dal 1° di aprile ad oggi, le precipitazioni registrate, sono state di appena 70 mm. Dal primo gennaio ad oggi appena 170 mm. Un’annata peggiore del 2007 quando tre giorni di caldo, 22, 23 e 24 luglio, temperature elevate fino a 46 gradi accompagnate da venti da scirocco, lessarono completamente i grappoli di uva di molti vigneti. I maggiori danni si ebbero sui vigneti ad alberello con danni fino al 70% della produzione.
Non si è mai verificato negli ultimi 30 anni un inizio di vendemmia su quasi tutte le varietà, in agosto. Anticipo di maturazione sì, ma parliamo di una maturazione forzata, per disidratazione delle uve specie negli impianti in asciutto. I vigneti sono in totale “collassamento”.
Denuncio gravi danni al comparto viticolo Salentino. La produzione di uva di molte aziende, è stata compromessa dal perdurare del clima siccitoso e arido che sta accompagnando questa torrida estate 2024. Ma l’aspetto ancor più grave è quello che le piante delle viti, da due settimane ormai hanno iniziato a liberarsi, (defogliandosi), delle prime sette foglie vicino al grappolo compromettendo anche la maturazione dell’uva che difficilmente raggiungerà un grado ottimale, anche se dovesse sopraggiungere una pioggia.
È necessario iniziare ad attivare tutte quelle procedure di legge necessarie a sostenere i viticoltori ed il settore cooperativistico già segnati da una grave crisi di mercato del vino. Faccio appello a Politici e Presidenti di tutte le organizzazioni di categoria agricole affinché affrontino con maggiore determinazione questo serio problema, attraverso la dichiarazione dello stato di calamità
Il nostro territorio si sta impoverendo, i viticoltori sono allo stremo dopo due anni di prezzi ridicoli delle uve. Se non si prendono provvedimenti seri, a pagare sarà l’intero territorio, non solo gli agricoltori. Noi agricoltori siamo i custodi del territorio: non bisogna dimenticarlo. Se il Salento non avrà né vigneti né ulivi cosa devono venire a vedere i turisti?
Angelo Maci
Fondatore di “Cantine Due Palme”
Presidente Consorzio Dop “Brindisi-Squinzano”
Immagine in alto: vigneto salentino (foto d’archivio)