Nel march in trasferta giocato ieri, 18 aprile, giallorossi sconfitti 1-0. Commento di Adolfo Starace
Il Lecce sbatte sul muro della Reggina e perde la testa della classifica a vantaggio della Cremonese che, vincendo col Cosenza, si porta a 66 punti con un punto di vantaggio proprio sui giallorossi. E meno male che il Monza ha impattato in casa contro il Brescia altrimenti anche i brianzoli avrebbero sorpassato il team di Baroni. Benevento e Pisa, peraltro, sono a quota 63 a due sole lunghezze dal Lecce a tre giornate dalla fine con altri decisivi scontri diretti nelle prossime giornate.
Il campionato cadetto non si smentisce mai e c’è da scommettere su un finale ad alta tensione per la promozione diretta in serie A che vede coinvolte ancora 6 formazioni. Della gara contro la Reggina c’è poco da commentare, purtroppo i giallorossi hanno commesso l’errore di farsi innervosire dall’avversario che, grazie ad alcune marcature asfissianti ed a un gioco spesso interrotto con falli tattici e non, ha condizionato pesantemente l’esito della gara.
La sconfitta è arrivata per un errore collettivo della squadra giallorossa che ha permesso a Kupisz, dopo un triangolo con Crisetig, di calciare un tiro a giro che Gabriel respingeva proprio sui piedi dell’attaccante Folorunsho il quale, tutto solo, spingeva la palla in rete. Gol preso nel secondo minuto di recupero del primo tempo! In precedenza si è visto molto poco: un paio di conclusioni di Coda che rischiava pure l’autogol al 30′ deviando di testa sulla traversa una punizione battuta dal terzino amaranto Di Chiara, e poi solo tanta confusione con duelli a centrocampo che vedevano quasi sempre uscire vincenti gli uomini di Stellone.
Nel secondo tempo i giallorossi partono a spron battuto e dopo soli 2′ Strefezza colpisce una clamorosa traversa con un potente tiro di destro. Poi dopo un’ora di gioco Baroni cambia modulo e mette dentro Gallo per Barreca e Rodriguez per Helgason passando ad un 4-2-3-1. Ma accade poco, vuoi per la scarsa vena degli attaccanti leccesi e vuoi per le continue interruzioni dovute a falli sistematici da parte degli amaranto. Negli ultimi minuti Baroni mette dentro Gargiulo, Ragusa e Asencio ma il risultato non cambia.
Dopo 6′ di recupero la gara finisce e il Lecce, dopo nove risultati utili consecutivi, perde la quarta partita di campionato. Sconfitta maturata al termine di una prestazione opaca e poco convincente anche sul piano fisico e caratteriale. Per quanto riguarda la promozione diretta, tuttavia, il destino rimane ancora nelle mani del team di Baroni. Occorre battere il Pisa nella sfida di lunedì 25 aprile per sprintare successivamente nelle ultime due gare contro Vicenza e Pordenone. E, naturalmente, occorrerà l’aiuto dei 25.000 del via del Mare che potrebbero spingere la squadra verso il traguardo della serie A.
Adolfo Starace
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In foto: Baroni (archivio Pierluigi Pinto)