Nei giorni scorsi si è insediato il nuovo Consiglio direttivo di Confapi. Ad Annamaria Altomare, presidente uscente dell’associazione delle piccole e medie industrie, subentra Giuseppina Gerardi (in foto), imprenditrice salentina del settore tessile-abbigliamento.
Gerardi ha già ricoperto, e continua a ricoprire, il ruolo di componente del comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di Commercio. L’assemblea ha eletto tra i componenti del Consiglio direttivo, Giuseppe Petracca (consorzio servizi per la piccola industria) e Matteo Costantini (settore metalmeccanico), entrambi vice presidenti; Alessandro Biscozzi (formazione), tesoriere. Oltre che da questi ultimi, il Consiglio di Confapi Lecce risulta composto da Maurizio Salice (agroalimentare), Daniele Marsano (agroalimentare), Marcello Margari (sanità), Carlo Elia (terziario avanzato), Carmine Nuzzaci (edilizia) e Luigi Schifano (turismo).
Un posto in Consiglio, su proposta approvata all’unanimità dall’assemblea, è stato riservato alla presidente uscente Altomare. Per completare gli organi statutari si è anche proceduto a proporre il Collegio sindacale, formato da Maurizio Rampino (presidente), Olga Musarò e Stefano Canzio (componenti).
“Ringrazio tutti – ha detto la neo presidente Giuseppina Gerardi – per la fiducia accordata. Sugli obiettivi di mandato chiedo a tutti un impegno per supportarmi nell’interesse dell’associazione e del territorio. Nel nuovo Consiglio direttivo sono rappresentati tutti i settori dell’economia salentina, a conferma del sempre più crescente radicamento di Confapi nel territorio. Il nostro obiettivo prioritario, peraltro, è valorizzare la funzione sociale dell’impresa, che è vista come indispensabile strumento di sviluppo e di crescita del territorio stesso”.
Il Consiglio, sempre all’unanimità, ha accettato di inoltrare alla Prefettura di Lecce la candidatura di Claudio Nuzzaci per l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
In tema di etica, si è deciso di aderire al nuovo Protocollo di legalità, sottoscritto dal ministro Matteo Piantedosi e dal presidente nazionale di Confapi Cristian Camisa, tra le prime associazioni in Italia ad averlo condiviso. Si tratta di uno strumento che intende mettere in risalto l’imprenditoria sana, lontana da infiltrazioni della criminalità e dal fenomeno del riciclaggio. Tra gli impegni assunti c’è, in particolare, quello di denunciare ogni tentativo di estorsione o qualsiasi altro tipo di pressione o atto criminale, che eventualmente l’imprenditore possa subire a danno della propria attività e dei propri lavoratori.