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“ArneZano” - 09 Giu 2023

Giro del mondo in bicicletta nel segno di “Siddharta”

Cinque ragazzi sudamericani, si sono ritrovati ad Arnesano a piantare ortaggi e pulire aiuole


Spazio Aperto Salento

Il mito di Siddharta colpisce ancora. A distanza di un secolo dalla pubblicazione (1922) e di quasi ottant’anni dalla comparsa in Italia della prima traduzione del musicologo Massimo Mila (1910-1988), i giovani continuano ad avvicinarsi senza sosta al romanzo-cult dello scrittore tedesco naturalizzato svizzero, Hermann Hesse (1877-1962).

Con cinque di essi, Emanuele, Mattia, Rodrigo e la 24enne  Myriam, argentini, ed Italo, il fidanzato cileno, ci siamo incontrati nella grande cava dismessa della “Valle della Cupa”, in agro di Arnesano (rione Riesci), che il proprietario, il giornalista Vito Antonio Pati, in arte Mago Fracasso, ha provocatoriamente eletto a territorio autonomo del libero Stato di ArneZano.

All’insegnamento di Siddharta, il gruppo ha dato corpo e vita, lasciando i Paesi di provenienza ritenuti “scomodi” per situazioni politica ed economica e, approdati nel Vecchio Continente per conoscerlo al di là degli itinerari turistici, zainetto in spalla, tenda e sacco a pelo legati al portapacchi, hanno inforcato le biciclette. Chi da Barcellona, chi dal Portogallo, chi dalla Sicilia, hanno raggiunto la Penisola, dandosi appuntamento a Bari, nel campeggio di un amico conosciuto durante il loro girovagare in Europa. Ma la meta finale era il Salento incuneato fra i mari Jonio ed Adriatico degli antichi Messapi e degli Anfiteatri d’epoca romana, dove indirizzati dall’amico barese, hanno raggiunto la cava della Valle della Cupa. “Qui ci siano trovati così bene, con le tende sistemate fra gli olivi, le piante di ortaggi e l’atmosfera familiare – dicono in coro – che prima di riprendere il cammino, ci siamo rimasti due mesi”.

In tutto questo tempo, pur visitando Gallipoli, Nardò, Porto Cesareo ed altri centri della provincia, incontrando personaggi come lo showman Gianni Ippoliti, non se ne sono stati con le mani in mano. Per ripagare Mago Fracasso dell’ospitalità, interrando 7.500 piantine, lo hanno aiutato nel lavoro dei campi, e con lui, dopo aver familiarizzato con i frequentatori della piazza del paese, hanno ripulito due aiuole sporche ed abbandonate. Per autofinanziarsi, “armati” di empanadas, lo street-food argentino per eccellenza (un piccolo calzone a forma di mezzaluna ripieno di carne e verdure), al seguito di una carovana di ciclisti, hanno raggiunto Lecce, e dietro libera offerta, assieme ad un bicchiere di vino, lo hanno proposto ai passanti.

Entrati nello spirito della vita libera che si svolge nella cava (spettacoli, concerti, mostre di pittura e scultura, danza, yoga, meditazione, letture, degustazione di cibo prodotto in loco, tecniche di coltivazione),  hanno persino realizzato il passaporto, o meglio, il paZZaporto dello Stato libero di ArneZano, ed hanno regalato la prima copia al suo intraprendente “sovrano”.

Sempre in sella alle biciclette, che hanno attrezzato per ricaricare con le dinamo i telefonini cellulari,  il viaggio di Rodrigo, Mattia, Emanuele e della coppia di fidanzati Myriam-Italo, continua. Prossima tappa delle mille che faranno durante il tragitto, Monaco di Baviera per lavorare negli stand della Festa della birra (Oktoberfest), mettere da parte un po’ di euro, e poi via per altre avventure a contatto con genti e Paesi sempre nuovi. Da decidere resta solo se andare prima a Capo Nord oppure, proprio sulle orme di Siddharta, in India.

Toti Bellone
© Riproduzione riservata

 

Foto in alto: “I giramondo” assieme a Gianni Ippoliti e Vito Antonio Pati  – Mago Fracasso

 

In allegria nel mare cristallino di Porto Cesareo

Una delle aiuole ripulite ad Arnesano