Il percorso artistico musicale del gruppo salicese diretto dal docente e maestro Giancarlo Scardia
Abbiamo sempre cercato di immaginare quali sentimenti provassero i bambini ogni volta che si trovavano di fronte a uno spettacolo di musical. È capitato spesso che da dietro le quinte qualcuno di noi addetti ai lavori allungasse il collo per scorgere uno sguardo, un’emozione sul viso dei bambini seduti in teatro. I faccini cambiavano di volta in volta ma l’espressione era sempre la stessa: meraviglia. Occhi grandi e dolci quasi a sentirsi amici prediletti di Pinocchio, occhi affascinati dal volo di Peter Pan, occhi spalancati di paura di fronte all’apparizione della Bestia. Occhi scintillanti di fronte al trionfo dell’amore.
E quante volte abbiamo sentito alzarsi una vocina “attento!” per avvisare Pinocchio dell’arrivo del Gatto e della Volpe. Oppure quel timore misto a incredulità quando nel finale di Peter Pan le fate scendono tra il pubblico con una sfera luminosa e, prendendo per mano i bambini, li portano sul palco, in una sorta di viaggio nel tempo, nello spazio, in un salto di dimensione che agli occhi dei bambini porta incredulità e commozione nei loro genitori. Un attimo prima erano seduti ad assistere a qualcosa di magico. Un minuto dopo erano trasportati dentro la magia stessa e ne costituivano parte integrante. È la magia del teatro, la magia del musical che riesce a confondere la fantasia con la realtà. E, diciamo la verità, non solo nei bambini.
Che un giorno i bambini sognassero di non essere più personaggi “passivi” ma attori e protagonisti della magia del teatro era prevedibile. E a darci questo segnale furono, in primis, i nostri figli. Loro non si accontentarono più di assistere ai nostri spettacoli. Ma cominciarono con “posso venire anch’io alle prove?”. E allora pensammo di aprire anche a tutti i bambini che ne facessero richiesta. Era il 2012 e si cominciò a formare un bel gruppo di pulcini che, prima con attività di propedeutica teatrale, poi con una vera e propria scrittura di un piccolo copione su misura per loro, iniziò a lavorare proprio come fanno i grandi per portare in scena anche loro un piccolo musical.
Il primo cast Pulcini
Lo spettacolo fu intitolato “Dove nascono i sogni” e andò in scena il 19 giugno 2013 al Centro Polifunzionale di Salice Salentino. Naturalmente fu una serata divertente, coinvolgente e soprattutto promettente. I bambini riuscirono a tenere la scena e ad affrontare un copione che conteneva al suo interno tutti gli elementi del musical: recitazione, danza, canto. Ma ciò che più di tutto ci caricò di entusiasmo fu constatare che era nato un gruppo. Con le sue differenze, le sue dinamiche, i suoi equilibri…era nato un piccolo vero cast! E intorno al cast si cominciò a formare un nuovo gruppo di genitori collaboratori che ancora oggi, insieme ai figli ormai grandi, costituiscono la componente tecnica della Compagnia.
Il piccolo cast “pulcini”cominciò anch’esso a viaggiare e lavorare per portare ovunque il messaggio che non si è mai troppo piccoli per realizzare dei piccoli sogni. E quale migliore occasione per veicolare questo messaggio propositivo verso i bambini che invece questi sogni non possono realizzarli in quanto affrontano battaglie molto più dure?
L’occasione arrivò. Grazie a Roberto e Annarita si presentò l’occasione di portare i nostri bambini nel reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, a San Giovanni Rotondo. Una realtà che la famiglia di Roberto e Annarita aveva conosciuto e affrontato e che, proprio per i segni indelebili che aveva lasciato nell’anima, fece nascere la proposta di portare la forza e l’energia dei nostri bambini proprio su quel duro campo di battaglia.
Il gruppo Pulcini a San Giovanni Rotondo
Il 22 dicembre 2013 resterà una data per sempre impressa nel nostro cuore. I nostri piccoli attori sul palco e, tra il pubblico, piccoli guerrieri di luce, ognuno coi segni della sua battaglia addosso. E alla fine occhi lucidi e parole di speranza. Ancora oggi ogni tanto il pensiero torna a quella sala e il cuore spera, prega affinché ogni spettatore di quello spettacolo unico abbia vinto la sua personale battaglia.
Dopo questa esperienza il cast pulcini riprese a lavorare e si pensò di affrontare con loro un copione più difficile, uno spettacolo più complesso e ricco, un musical di successo. La scelta cadde sul Mago di Oz. La sfida era ardua. La scrittura del copione non era a misura di bambino ma era il copione su cui si basava la versione Broadway del musical. Uno show della durata di più di due ore con personaggi di grande spessore. Basti pensare a Dorothy che resta in scena per tutta la durata dello spettacolo e chi lo avrebbe interpretato avrebbe dovuto, a otto anni, imparare tantissime battute. Otto anni, l’età media era quella. E c’erano anche bambini più piccoli. Ma eravamo determinati e decisi ad affrontare la sfida.
I bambini lavorarono duro, superarono ogni aspettativa. Era il 2014, un anno molto importante per la compagnia. Un anno di svolta per il cast dei grandi che per la prima volta si staccarono dal genere fiabesco e che pochi giorni prima erano andati in scena con Sister Act con enorme successo (ma di questo parleremo in seguito). E sulla scia del successo di Sister Act, qualche giorno dopo, il 4 luglio 2014, nel piazzale antistante il Centro Polifunzionale di Salice Salentino, andò in scena Il Mago di Oz, interpretato dal cast pulcini. Fu la consacrazione del cast, del gruppo. Un grande successo. Un successo che si ripeté a ogni replica. E ce ne furono.
Saluti finali dopo la Prima de Il Mago di Oz
Il Mago di Oz fu portato nelle scuole per avvicinare i bambini al mondo del musical. Obiettivo raggiunto perché fin da subito arrivarono richieste di iscrizione anche dai paesi limitrofi al punto che, cosa inaspettata, si formò un gruppo di bambini ancora più piccoli dei componenti del cast del Mago di Oz. Il Mago arrivò anche a teatro (DB D’Essai di Lecce), ed era la prima volta che uno spettacolo con sbigliettamento fosse interpretato interamente da un cast di bambini di otto-dieci anni.
Sulla scia del successo del Mago di Oz presero vita anche due realtà satelliti, due “succursali” volute per evitare spostamenti alle numerose richieste che arrivavano da paesi limitrofi come Porto Cesareo (presso la ludoteca Bim Bum Bam) e Torchiarolo (presso la ludoteca Hakuna Matata). Sì, nella nostra storia abbiamo avuto anche due Piccole Lune Satelliti, gestite e curate da noi con l’attivazione di progetti di avvicinamento al musical conclusi, tutti e due, con la rappresentazione del musical Il Mago di Oz in cui, esperienza unica di integrazione e socializzazione, recitarono, ballarono e cantarono fianco a fianco i bambini delle succursali insieme ai bambini del cast originale di Oz.
Il percorso del cast di Oz continuò e l’anno successivo venne portato in scena un nuovo musical ispirato ai cartoon della Disney, Gli Aristogatti. Lo spettacolo debuttò con successo l’11 luglio 2015, presso la struttura Salentolandia, a Salice Salentino. La stessa sera, sullo stesso palco, debuttò anche il nuovo gruppo di pulcini, di età compresa tra i 4 e 8 anni, con il mini musical Il gatto con gli stivali. Anche in questo caso fu bello constatare che, ancora una volta, un nuovo gruppo stava nascendo. E che in un periodo in cui con il grande cast si esploravano mondi diversi, lontano dai primi musical ispirati alle fiabe (Sister Act, Mamma mia e l’inedito Meraviglioso), la magia della favola continuava e lo faceva proprio grazie all’interpretazione dei piccoli nuovi attori.
Il nuovo piccolo cast pulcini divenne a sua volta una bella realtà e, nel corso della sua storia nella storia, furono realizzati ben tre musical: Cenerentola (8 luglio 2016, Centro Polifunzionale, Salice Salentino); La Sirenetta (5 luglio 2017, piazzale del Municipio, Salice Salentino); Biancaneve e i sette nani (5 luglio 2018, piazzale Piccola Luna, Salice Salentino).
Il cast di Cenerentola prima di andare in scena
Una scena di Biancaneve
Tutti e tre i musical furono un bel successo e furono portati nelle scuole dei paesi limitrofi, così come avevano fatto precedentemente i bambini del cast di Oz. E proprio questi ultimi, nel frattempo diventati più grandi, si apprestavano a portare in scena il loro lavoro più impegnativo. Un progetto in cui per la prima volta abbiamo pensato di sperimentare le scene in proiezione, in abbinamento alla complessità dei costumi e dei trucchi per un musical di forte impatto visivo ed emozionale: Il Re Leone.
Il Re Leone prima di andare in scena
Il Re Leone debuttò il 10 luglio 2017 nel piazzale della Piccola Luna, a Salice Salentino e fu un successo. Animali saltanti, personaggi bizzarri, protagonisti affascinanti… Uno spettacolo divertente e coinvolgente che ha vissuto purtroppo poche repliche perché, a poco a poco, molti componenti del cast hanno abbandonato. Diventati ormai grandi, presi da altri progetti, diversi ragazzi hanno lasciato il cast e coloro che sono rimasti hanno costituito un unico gruppo eterogeneo insieme ai più grandi coi quali ancora oggi lavorano su nuovi progetti di estremo interesse e originalità, progetti che vanno oltre la forma musical e toccano ambiti e generi che mai prima avevamo esplorato. Ma ne parleremo nel prossimo appuntamento.
A scuola di Musical
Permettere a tutti i nuovi arrivati di acquisire capacità e competenze ci portò di fronte alla inevitabile esigenza di organizzare attività di formazione mirate alla preparazione di bambini e ragazzi che mai si erano approcciati alle varie attività che caratterizzano un musical. La danza, il canto, la recitazione sono elementi imprescindibili e, se da un lato la Compagnia collezionava consensi e riconoscimenti, dall’altro si prospettava l’impegno di esser sempre più al passo dei tempi, di migliorarsi e puntare a traguardi sempre più alti.
È in questa prospettiva che, a partire dal 2012, la Piccola Luna non fu solo Compagnia ma anche Scuola di Musical. Da allora numerose sono state le figure che nel tempo hanno prestato la loro opera in qualità di formatori e docenti sia a carattere continuativo che con Stage e Workshop periodici. In questo contesto è stato determinante l’incontro con Daniela Cerrone, avvenuto nel corso di un concorso nazionale da lei organizzato a Roma. Un incontro che portò alla realizzazione del progetto All Musical Two Days, una serie di incontri formativi a cadenza mensile tenuti, oltre che dalla stessa Cerrone, docente di danza di alto livello nazionale, anche da grandi esponenti del mondo del teatro musicale. Tra questi ricordiamo Dora Romano (recentemente su Raiuno nella fiction L’amica geniale), Vittorio Matteucci (Notre Dame de Paris, Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo), Silvia Querci (Pinocchio, Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo), Simone Sibillano (Aladin), Monica Guazzini, Pino Quartullo, Fabrizio Angelini, regista e coreografo (Pinocchio, A Chorus Line, Aggiungi un posto a tavola e tanti altri capolavori del musical italiano).
Momenti di lavoro durante lo Stage Grease con Giuseppe Verzicco
Ricordiamo anche gli stage con Grazia di Michele, Giuseppe Verzicco, Lena Biolcati… Ma tra tutti, quello che ricorderemo sempre con amore e nostalgia è e sarà per sempre l’incontro formativo col grande Manuel Frattini. Un incontro che ci ha arricchito non solo artisticamente ma anche umanamente. Conoscere una persona così carica di entusiasmo, così piena di vita è stato qualcosa che nel bagaglio di esperienze dei nostri ragazzi costituirà sempre fonte di ispirazione e modello di vita. Lo abbiamo amato fin dal primo momento in cui lo abbiamo visto in scena su un dvd. Averlo tra noi, docente e formatore, è stato un privilegio di cui saremo sempre fieri. E ora che non è più tra noi, Manuel continuerà ad essere il performer perfetto al quale sempre ci ispireremo.
Un momento di lavoro con Manuel Frattini
In un periodo così difficile, come quello che stiamo attraversando, le attività formative individuali sono tutto ciò che ancora tengono acceso il lume dell’arte. Aprire la porta della sede ogni giorno, accendere uno strumento, cantare una canzone. È tutto ciò che ancora possiamo fare. In attesa di tornare a riempire prima la sala prove e poi le sale dei teatri.
Abbiamo tanto parlato di cast, di gruppo. Oggi purtroppo tutto questo non c’è. Ma nessuno dei ragazzi ha mai abbandonato la sua passione. Ogni giorno c’è chi torna in sede per perfezionare una canzone, per imparare a suonare uno strumento, per acquisire una corretta dizione. E mai come in questo periodo abbiamo capito che la formazione non è soltanto imparare a fare. Formazione è anche imparare a vivere. Perché vivere l’arte in un periodo così difficile può sembrare impossibile. Ma non lo è. E noi stiamo imparando a farlo. Nel modo e nel posto in cui ci riesce bene: a scuola di musical. A scuola di vita.
Giancarlo Scardia
© Riproduzione riservata
Foto in alto: Il cast de Gli Aristogatti
Leggi anche:
Compagnia della Piccola Luna, la storia (prima parte)
Compagnia della Piccola Luna, la storia (seconda parte)