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Lavori pubblici - 18 Gen 2024

Bradanico-Salentina, assemblea pubblica a Salice

La nuova proposta dei sindaci Imperiale, Fina e Leuzzi: “Se le risorse non consentiranno di realizzare le 4 corsie su tutto il tratto San Pancrazio-Lecce, allora si faccia un pezzo di superstrada fin dove è possibile”. Appuntamento, giovedì 18 gennaio 2024, alle 18, nel Centro polifunzionale di Salice. La riunione segue quella tenutasi l’altra sera a Guagnano


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«Bradanico-Salentina: se le risorse non consentiranno di realizzare le 4 corsie su tutto il tratto San Pancrazio-Lecce, allora si faccia un pezzo di superstrada fin dove è possibile, in attesa di trovare i fondi per completare il progetto così come era previsto originariamente». Questa, più meno, è la nuova idea emersa l’altra sera, a Guagnano, durante l’assemblea promossa dal Comune per discutere le tre proposte progettuali (tutte a due corsie) elaborate da Anas Puglia in vista della Conferenza di Servizi che si terrà il prossimo 29 gennaio a Bari.

E nella serata di oggi, giovedì 18 gennaio, durante un’altra assemblea pubblica prevista a Salice Salentino, alle 18, presso il Centro Polifunzionale “Padre Benigno Perrone”, l’idea emersa a Guagnano potrebbe ritornare all’attenzione di tutti i presenti, compreso i rappresentanti degli altri Comuni invitati (Guagnano, Campi, Veglie, Novoli, Trepuzzi, Arnesano, Carmiano).

All’incontro di Guagnano di martedì scorso, hanno partecipato il sindaco François Imperiale e i primi cittadini di Campi Salentina, Alfredo Fina, e di Salice Salentino, Mimino Leuzzi. Presenti, peraltro, diversi consiglieri comunali e numerosi cittadini.

In sostanza, pur con alcuni “distinguo” (soprattutto da parte di Salice Salentino), durante la riunione di Guagnano, i tre sindaci e gli altri partecipanti hanno manifestato perplessità per la previsione della strada a due sole corsie. Da qui la proposta di Leuzzi, pienamente condivisa da Imperiale e Fina, di realizzare un tratto “ridotto”, ma a quattro corsie, in attesa di completare tutto il tragitto fino a Lecce (sempre a quattro corsie).

«L’incontro che si è svolto a Guagnano – spiega il sindaco Imperiale – ha visto un’assoluta convergenza dei presenti su quella che deve essere la proposta da presentare a Bari il 29 gennaio. Questo è il momento storico per avanzare in modo forte e unitario l’idea di una 4 corsie che colleghi i due capoluoghi, Lecce e Taranto. Diversamente una variante a due corsie, non serve al territorio. Al territorio è necessaria una superstrada simile alla Lecce-Brindisi e alla Brindisi-Bari, idonea per il trasporto di merci, per promuovere il turismo e per lo spostamento dei pendolari. Se le risorse non saranno sufficienti, la nostra proposta è quella di fare uno stralcio funzionale del progetto di superstrada a quattro corsie fra San Pancrazio e Guagnano».

Analoghe le considerazioni del sindaco di Campi Alfredo Fina: «Abbiamo dovuto fare la valutazione delle ipotesi progettuali dell’Anas – dice – in tempi brevi perché ricevute solo il 14 dicembre scorso. Riteniamo che la soluzione che potrebbe risolvere tutti gli annosi problemi dell’attesissima infrastruttura, determinante per tutto il Salento, potrebbe essere quella di ritornare all’idea originaria delle 4 corsie. Se poi non vi fossero le condizioni per realizzarla, bisognerebbe studiare un nuovo progetto che quantomeno inizi ad infrastrutturare una parte del tracciato per poi completare l’opera con nuovi fondi in un momento successivo. Una strada a due corsie rappresenterebbe una nuova provinciale che non risolverebbe il problema, intaserebbe ulteriormente il traffico e creerebbe rischi serissimi per la sicurezza stradale».

Come accennato, la posizione di Salice è un po’ differenziata rispetto a quella di Guagnano e Campi. «L’arteria Taranto/Lecce – spiega il sindaco Mimino Leuzzi – è un’opera indifferibile ed essenziale per la sua portata strategica. Non comprendere e non operare perché il sogno della superstrada diventi realtà, significa farsi del male. La proposta fatta dal sottoscritto durante l’incontro di Guagnano, condivisa dagli altri sindaci, di costruire per il momento un lotto funzionale a quattro corsie da San Pancrazio a Guagnano, ma con la prospettiva di proseguire il tragitto fino a Lecce, potrebbe essere una soluzione. Devo aggiungere, tuttavia, che non si può porre la questione: o quattro corsie o niente. Per quanto mi riguarda, infatti, pur ritenendo necessario presentarsi a Bari con una scelta unitaria da parte di tutti i sindaci del Nord Salento, credo sia comunque preferibile una nuova arteria rispetto allo scenario attuale. Non disdegnerei, pertanto, anziché niente, realizzare una strada di categoria “C”, che significa 10,50 metri di larghezza, con complanari, soprappassi e così via”.

Sul tavolo della Conferenza di Servizi convocata dall’Anas per i 29 gennaio, come accennato ci saranno tre ipotesi progettuali, tutte a due corsie (leggi articolo: Statale Bradanico-Salentina, fase decisiva per la realizzazione del tratto San Pancrazio-Lecce). Giuseppe Taurino, sindaco di Trepuzzi, si sofferma su quella che, a suo parere, sarebbe preferibile.

«La Bradanico/Salentina – dice Taurino – rappresenta un’opportunità per il nostro territorio. Le modalità di realizzazione non sono indifferenti a tal fine. E penso che sia molto opportuno potenziare l’attraversamento della 7 ter collegandolo direttamente con la zona industriale, ovvero con il polo produttivo Lecce-Surbo, fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Il collegamento con il porto di Taranto diventa strategico per avere uno sviluppo che guardi al futuro, soprattutto a beneficio dei nostri insediamenti industriali. L’opzione che il Comune di Trepuzzi eserciterà, pertanto, sarà quella del collegamento della 7 ter con la zona industriale Surbo/Lecce e con la tangenziale».

Rosario Faggiano
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In foto: Bradanico-Salentina, tratto terminale della Manduria-San Pancrazio