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Rubrica/Guardiamoci attorno - 01 Lug 2023

Lecce, brutto spettacolo i monconi dei pini d’Aleppo abbattuti per motivi di sicurezza

La città del barocco si aspettava la piantumazione di nuovi alberi


Spazio Aperto Salento

L’abbattimento si è purtroppo reso necessario per salvaguardare la pubblica incolumità. Ma a Lecce, i pini d’Aleppo caduti come birilli, stanno lasciando uno strascico che rende ancora più penoso il pur inevitabile provvedimento. Buona parte dei già tagliati, sono stati rimossi alla radice, lasciando un vuoto, che al momento non è stato colmato. Alla loro rimozione non è infatti seguita la piantumazione di nuovi arbusti, e le buche che li ospitavano, in qualche caso sono state addirittura tombate. Per altri, invece, il lavoro fatto non solo non ha portato alla messa a dimora di nuovi alberi, ma dei vecchi, ha lasciato una presenza per così dire… inquietante.

Si tratta di pini ai quali, parafrasando un detto popolare, sono state “tagliate le gambe”. Nel senso, che sono stati segati ad un metro circa dalla radice, e lo spettacolo che si vede in giro per la città, non è dei più edificanti. In questo stato che suscita tristezza, cinque sono in via Gaetano Gentile, a ridosso del trafficato viale Gioacchino Rossini, ed un altro si trova in via Francesco Casotti, pochi metri prima dell’incrocio con via Matteo Tafuro e piazzetta Girolamo Congedo.

A meno che per i prossimi interventi non si decida altrimenti, la storia non pare dover finire qui. Nell’ambito del monitoraggio degli alberi “a rischio caduta”, espletato dagli esperti, nei prossimi giorni, altri due verranno tagliati nelle già menzionate vie Casotti e Tafuro, entrambe nel rione San Lazzaro, un terzo nella Villa Comunale, ed altri due pure nel Campo Montefusco meglio conosciuto come Coni.

Il desolante e deprimente spettacolo dei pini d’Aleppo segati, rischia quindi di accrescersi, mentre i cittadini si aspettano che nuove piante abbelliscano la città che si vuole a “vocazione turistica”, e che in questo primo scorcio d’estate, registra la confortante presenza di nutrite colonie di turisti, anche stranieri.

In una città di quasi centomila abitanti, i problemi sono tanti, ed a qualcuno quello del Verde pubblico potrebbe apparire secondario. Ma proprio perché il capoluogo del Salento sembra sempre più proiettato a vivere di turismo, è innegabile che anche il Verde debba costituire uno dei suoi punti di forza.

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Foto in alto: In primo piano, uno dei pini segati (© T.B.)

 

Cinque alberi abbattuti in via Gentile (© T.B.)

 

Una “bruttura” anche in via Casotti (© T.B.)

 

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