Dalla Regione 700mila euro per il consolidamento strutturale. Per il recupero del complesso monastico “Madonna della Visitazione” investiti, finora, circa 3milioni e 285mila euro
SALICE – Un nuovo finanziamento regionale di 700mila euro per il restauro del Convento francescano “Madonna della Visitazione”. Bloccati nel 2019 dopo un sopralluogo della Soprintendenza Archeologica, delle belle arti e del paesaggio di Lecce, i lavori per la realizzazione della Biblioteca di comunità dovrebbero riprendere a breve. Questi ultimi, che inizialmente prevedevano un investimento di 1.978.586,22 euro finanziato dalla Regione (“Comunity library”, Por-Fesr 2014-2020), furono avviati nel 2018. Come detto, furono bloccati l’anno successivo dalla Sovrintendenza perché fu considerata “prioritaria la redazione di un adeguato aggiornamento delle previsioni progettuali in ordine al consolidamento strutturale del Bene oggetto di lavori”.
Nei giorni scorsi, dunque, il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale ha avviato la procedura negoziata per l’affidamento della realizzazione del nuovo progetto di 700mila euro, previo invito a nove ditte in possesso dei requisiti (sorteggiate tra quelle inserite nell’elenco di fiducia dell’Amministrazione) e alla ditta appaltatrice dei lavori principali attualmente sospesi.
Convento, i lavori sono sospesi dal 2019
Nel capitolato speciale d’appalto del progetto aggiuntivo, disponibile nella sezione trasparenza del sito istituzionale del Comune, fra l’altro si legge che saranno oggetto dei lavori “diffuse manifestazioni di dissesto murario, riconducibili sia a difetti originari di costruzione che a sopravvenute modifiche e rimaneggiamenti locali della struttura, facendo sì che nel tempo si siano verificati estesi fenomeni di cedimento che hanno prodotto perdita di spinta delle volte e seguente quadro fessurativo delle stesse. Con riferimento alle manifestazioni di dissesto edilizio, il progetto prevede l’esecuzione di interventi di recupero e miglioramento strutturale, volti primariamente ad eliminare le vulnerabilità strutturali della muratura e laddove possibile mitigare o estinguere le cause primarie di tali quadri fessurativi”.
Il termine previsto per la realizzazione dei nuovi lavori di consolidamento statico, è di 180 giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori.
È del tutto ovvio che per l’ultimazione complessiva dell’opera sarà poi necessario portare a termine anche i lavori del progetto originario che comprende, fra l’altro, la fornitura di arredi, attrezzature e strumenti multimediali, necessari per l’attivazione della Biblioteca di comunità.
I lavori sospesi nel 2019, peraltro, avevano l’obiettivo di completare il restauro dell’immobile, formato da piano terra (sale a lato del quadriportico) e primo piano (chiesetta superiore, celle dei frati e quattro vasti corridoi), avviato durante la passata Amministrazione Tondo con un progetto di 607mila euro.
Uno dei quattro corridoi al primo piano
L’attuale Amministrazione Rosato ha puntato, sostanzialmente, alla realizzazione di una struttura in grado, oltre che di “ospitare e ricevere in deposito documenti e pubblicazioni”, di divenire contenitore per diverse tipologie di eventi culturali (presentazione di libri, mostre, eccetera). A piano terra sono previsti, fra l’altro, uno spazio “referency e prestito library”, la sala conferenze, il museo e l’archivio storico francescano, un’area attività ludiche e didattiche, una caffetteria-bar e le aree accoglienza, bookshop e chiostro letterario. Al primo piano vi saranno la mediateca, i laboratori didattici, l’archivio storico, la sezione formazione, studi e ricerche del territorio agrario locale, nonché le sezioni consultazione testi, formazione permanente, doposcuola sociale e laboratori di coworking. La ex cappella superiore, diventerà galleria per esposizioni.
L’altare della cappella superiore
Nel precedente progetto dell’Amministrazione Tondo (607mila euro) furono riportati alla luce numerosi disegni, decorazioni e affreschi risalenti al XVI e XVII secolo, tutti individuati nelle volte a crociera del chiostro. I primi lavori riguardarono, fra l’altro, anche la ristrutturazione della copertura del Convento e della volta del lato chiesa con rinforzo strutturale della stessa; il rifacimento della pavimentazione del piazzale esterno e la demolizione dei rivestimenti in blocchi di cemento o di intonaco di tutte le superfici all’interno del chiostro con successiva intonacatura a colore finito. Il chiostro fu interessato anche dalla sostituzione di tutti gli infissi, nonché dal ripristino delle originarie parti in conci di tufo o carparo e dal rinforzo strutturale di alcune colonne e della volta lungo il camminamento sul lato della chiesa e di via Umberto I. Nel chiostro, infine, fu realizzato un nuovo impianto di illuminazione.
Alcuni dei disegni riportati alla luce nel 2014
Particolare di uno dei disegni del chiostro
Allo stato attuale, dunque, l’antico complesso monastico francescano fondato nel 1587 dal marchese Giovanni Antonio Albricci I, risulta destinatario di interventi di restauro e recupero per un totale di circa 3milioni e 285mila euro (607mila euro investiti dalla vecchia Amministrazione Tondo, più 1.978.586,22 e 700mila euro dei due progetti dell’attuale Amministrazione Rosato.
Rosario Faggiano
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