I consiglieri Landolfo, Fai, Carlà, Spagnolo e Cipolla in un'interpellanza presentata oggi evidenziano “criticità”
“Criticità dell’Ufficio anagrafe comunale” di Veglie, l’opposizione evidenzia “disservizi”. Questa mattina i consiglieri Giuseppe Landolfo, Fernando Fai, Giovanni Carlà, Luigi Spagnolo e Angelo Cipolla hanno presentato un’interpellanza consiliare indirizzata al sindaco Claudio Paladini. Secondo la minoranza l’Ufficio anagrafe, a causa della carenza di personale, rischierebbe di non poter soddisfare le esigenze giornaliere dell’utenza.
“L’immobilismo del sindaco – affermano Landolfo, Fai, Carlà, Spagnolo e Cipolla – non può essere pagato da tutti i cittadini vegliesi. L’Ufficio anagrafe, con solo due dipendenti da molti mesi, crea disservizi alla cittadinanza e al personale che vi lavora”.
L’opposizione ricorda che si tratta di uno dei più importanti uffici comunali perché comprende, oltre l’anagrafe, anche lo stato civile, gli affari generali e i servizi demografici. Per tale ragione, promettono: “In questi giorni informeremo il prefetto”.
Di seguito l’interpellanza consiliare sottoscritta da Landolfo, Fai, Carlà, Spagnolo e Cipolla.
“Sono pervenute all’attenzione degli scriventi – si legge nella prima parte del documento – numerose lamentele in ordine alle criticità riscontrate presso l’Ufficio comunale dell’Anagrafe, da tempo carente di organico e in difficoltà nel garantire, in tempi rapidi, l’espletamento di operazioni fondamentali, come quella di rilascio delle nuove carte di identità e di altri certificati; la predetta situazione di sofferenza in cui versa l’Ufficio rischia di determinare disservizi all’utenza, oltre a caricare di lavoro i rimanenti addetti che, pur adoperandosi al meglio per assicurare il disbrigo delle operazioni richieste, non possono naturalmente sobbarcarsi la mole di attività che ragionevolmente spetta a più dipendenti; è dovere di un’Amministrazione garantire il buon andamento degli Uffici e dei servizi essenziali per i cittadini, intervenendo con prontezza e con soluzioni efficaci; si è venuti a conoscenza di un presunto intervento saltuario da parte di una società esterna nell’adempimento di attività proprie degli Uffici comunali”.
Dopo questa premessa, i consiglieri “interpellano il sindaco e la Giunta comunale al fine di conoscere: quali siano le ragioni che hanno impedito ad oggi di rimediare all’annosa carenza di organico nel suddetto Ufficio comunale; se il sindaco e la Giunta siano a conoscenza dello svolgimento di attività lavorativa presso gli Uffici comunali da parte di società esterna, con indicazione dell’ammontare delle ore svolte e dei relativi costi sostenuti in ordine all’impiego della stessa; quali interventi i medesimi intenderanno porre in essere in merito alle problematiche sopra esposte”.
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