Tutti i gruppi hanno votato un documento indirizzato ad Istituzioni europee, nazionali e regionali, ma anche ai sindaci della provincia di Lecce. L’assessore Sambati: “Una questione che riguarda l'intero Salento e la Regione Puglia in generale, di cui Porto Cesareo è patrimonio da tutelare e salvaguardare”
Il Consiglio comunale di Porto Cesareo chiede all’unanimità lo sblocco del depuratore e l’attivazione della rete fognaria. Tra gli argomenti posti all’ordine del giorno dell’ultima seduta dell’Assemblea cittadina vi era anche quello relativo alla delibera con la quale la comunità cesarina ha inteso fare voti alla Comunità europea, al Governo nazionale, al Ministero della transizione ecologica, al Commissario straordinario unico per le procedure d’infrazione, a tutti i parlamentari pugliesi, al presidente della Regione Puglia ed a tutti i sindaci del Salento affinché provvedano, per quanto di loro competenza, ad effettuare i passi necessari, nessuno escluso, per la rapida soluzione della vicenda riguardante la rete fognaria di Porto Cesareo.
Con il medesimo atto si è dato mandato al sindaco, Silvia Tarantino, di promuovere ogni iniziativa idonea ad ottenere l’intervento di tutte le istituzioni coinvolte, nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica salentina e pugliese.
“Si tratta – dice Eugenio Sambati assessore all’Urbanistica – di una questione che ormai, per il clamore suscitato e per la sua rilevanza, riguarda l’intero Salento e la Regione Puglia in generale, di cui il nostro territorio è patrimonio da tutelare e salvaguardare. Porto Cesareo non può più attendere, per anni è stata additata come terra della illegalità e dell’abusivismo, ed oggi, invece, avendo fatto le cose per bene, chiede ed esige di essere aiutata nel percorso di crescita e di sviluppo economico a cui aspira e che non può più essere arrestato da logiche miopi, campanilistiche e di retroguardia”.
“A nome mio personale e del sindaco Silvia Tarantino – aggiunge – esprimo il più fervido ringraziamento a tutte le forze di opposizione che hanno ben compreso le nostre ragioni ed hanno deciso di affiancarci in questa dura e difficile battaglia di civiltà, votando all’unanimità il deliberato proposto. A questo punto chiediamo che oltre alla civiltà, prevalga finalmente anche il buon senso e che si sblocchi, una volta per tutte, l’attivazione della rete fognaria di Porto Cesareo, dopo 42 anni di attesa e di inutili rinvii”.
Comunicato