Il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, in collaborazione con il DISTAR dell’Università di Napoli Federico II, avvia il Master di II livello 2024/2025 in “Geoarcheologia dei Paesaggi di Mare del Mediterraneo”. Il Master, diretto dai docenti Rita Auriemma (UniSalento) e Leopoldo Repola (UniNapoli), rappresenta una proposta formativa unica, rivolta ad archeologi, architetti e geologi, e si inserisce in una prospettiva di valorizzazione e protezione dei paesaggi marini del Mediterraneo, mettendo al centro il patrimonio culturale sommerso.
“Rendere visibile l’invisibile, restituire alle comunità un patrimonio nascosto e riservato a pochi, farne bene e risorsa comune per uno sviluppo di qualità – afferma la professoressa Auriemma – ecco la sfida che abbiamo lanciato con questo master. Oggi sui fondali e sulle coste del Mediterraneo si sommano interessi diversi, non sempre positivi; occorre formare professionisti attenti, capaci di leggere l’eredità del passato grazie a solide conoscenze storico/archeologiche e a un uso sapiente delle nuove tecnologie ma anche di progettare soluzioni partecipate e consapevoli di valorizzazione, pianificazione e gestione dei paesaggi costieri e subacquei”.
“Conoscere il mare, le sue bellezze e i segni delle storie che custodisce, per immaginare nuovi modi di proteggerlo, di fruirlo, di sentirlo – dice il professor Repola – sono questi gli obiettivi del master, che serve ad aprire nuovi scorci sulle sfide che i giovani dovranno affrontare attraverso i profondi cambiamenti che le tecnologie digitali stanno imponendo ai paradigmi della conoscenza. Il paesaggio sommerso e costiero se da un lato si offre come una possibile risorsa per lo sviluppo di politiche di sostegno per le comunità locali, dall’altro registra, per la sua fragilità, gli effetti del dissennato sfruttamento dell’ambiente che si consuma nella totale mancanza di visioni che permettano uno sviluppo sostenibile della società. Fornire ai giovani i metodi per la comprensione del patrimonio culturale, gli strumenti per conoscerlo profondamente, i linguaggi digitali per comunicarlo attraverso i modi che essi prediligono, permetterà di tracciare nuovi processi rivolti a possibili strategie di rimodulazione delle nostre idee di progresso”.
Il percorso formativo del Master prevede un totale di 1500 ore, così articolate:
– 343 ore di didattica frontale, con insegnamenti come la Metodologia della ricerca archeologica subacquea, la Geoarcheologia dei paesaggi costieri e subacquei, e la Storia della navigazione e delle relazioni transmediterranee;
– 331 ore di addestramento pratico, che includono attività laboratoriali, esercitazioni sul campo e campagne didattiche di scavi archeologici in siti sommersi di rilevante interesse;
– 50 ore dedicate alla prova finale, che culminerà con il rilascio della certificazione come Operatore Europeo Scientifico Subacqueo (ESD) e Operatore Europeo Scientifico Subacqueo Avanzato (AESD), secondo gli standard dell’European Scientific Diving Panel.
Le campagne di scavo, autorizzate dal Ministero della Cultura, si svolgeranno tra maggio e settembre in aree come l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e il Parco Sommerso di Baia. Per ulteriori informazioni: www1.unisalento.it.