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UniSalento - 09 Gen 2024

Incontro con il regista Enzo d’Alò


Spazio Aperto Salento

Oggi, martedì 9 gennaio 2024, alle ore 17, al Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento (via Dalmazio Birago 64) è in programma un incontro con Enzo d’Alò (in foto). Il regista e animatore dialoga con il professor Luca Bandirali, docente di Cinema, fotografia e televisione nel corso di laurea in Discipline arti, musica e spettacolo dell’Università del Salento. Intervengono Alessia De Blasi e Simone Marsano del CineClub Universitario, che organizza l’evento in collaborazione con il corso di laurea triennale in Dams – Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo e il corso di laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Audiovisiva (Dipartimento di Beni Culturali) dell’Università del Salento.

Considerato uno dei massimi esponenti europei del cinema d’animazione, Enzo D’Alò ha diretto serie e film usciti in tutto il mondo. Ha esordito alla regia nel 1996, con La Freccia Azzurra, vincitore di due Nastri d’Argento e un David di Donatello per le musiche composte da Paolo Conte, e ha firmato La Gabbianella e il Gatto (1998), record di incassi e vincitore di un Nastro d’Argento e del Premio del Pubblico al Festival di Montreal, Momo alla conquista del tempo (2001) tratto dall’omonimo racconto di Michael Ende, con le musiche di Gianna Nannini e Opopomoz (2003), film d’animazione dedicato a Napoli, sua città natale.

Nel 2012 ha inaugura le Giornate degli Autori alla 69a edizione della Mostra Festival del Cinema di Venezia con Pinocchio, con i disegni di Lorenzo Mattotti e le musiche di Lucio Dalla, che ottiene una nomination agli European Film Awards. Mary e lo Spirito di Mezzanotte (2023), il suo ultimo film, è stato proiettato ai festival internazionali di Locarno, Galway, Shanghai e alla Berlinale nel concorso Generation KPlus. Enzo d’Alò considera l’animazione uno strumento per raccontare prima di tutto una storia: illustratori, doppiatori, attori e musicisti (lo stesso regista è un musicista jazz) lavorano spesso su testi letterari di grandi autori per trasmettere un’istanza narrativa dal messaggio universale. I suoi piccoli personaggi marginalizzati rappresentano il loro mondo quotidiano immaginando universi fantastici, basati sul gioco e densi di simbolismi complessi.