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Lecce/Comune - 14 Mag 2023

Banchetti referendum, polemiche per la richiesta pagamento tassa occupazione suolo pubblico


Spazio Aperto Salento

Il Comune di Lecce chiede 73 euro per il posizionamento dei banchetti e scoppia la polemica con i promotori del referendum sulla guerra in Ucraina e sulla Sanità pubblica. L’argomento riguarda la campagna referendaria organizzata da “Generazioni future”, il movimento che fa capo al giurista Ugo Mattei, e “Ripudia la guerra”, presieduto dal professor Enzo Pennetta, che stanno raccogliendo le firme per tre referendum abrogativi, uno relativo alla Sanità pubblica e due contro l’invio delle armi in Ucraina.

“In tutta Italia – spiega Giovanni Manzo (in foto), coordinatore regionale del Cln (Comitato di liberazione nazionale) – comitati ed associazioni impegnati per la raccolta delle firme non stanno trovando alcun ostacolo, tranne che a Lecce, dove l’ufficio Pianificazione e sviluppo del territorio ha risposto ad una nostra richiesta di occupazione di suolo pubblico chiedendo 73 euro per posizionare un piccolo banchetto, di tre metri per tre, per sei pomeriggi nei pressi dell’ex Banco di Napoli e per sei mattine in piazza Mazzini. Non è necessario essere dei giuristi per sapere che le raccolte di firme per motivi elettorali o referendari non richiede alcun pagamento di tasse o canoni per l’occupazione di suolo pubblico al di sotto dei 10 metri quadrati, né sono soggette a bollo o a diritti di segreteria. È davvero grave che il Comune di Lecce pretenda il pagamento di somme per consentire ai cittadini l’esercizio dei più basilari diritti democratici, nel caso specifico, sanciti dall’articolo 73 della Costituzione. Auspico pertanto un intervento del sindaco Carlo Salvemini affinché questa spiacevole situazione venga velocemente chiarita e risolta”.

Massimo Barbano