Nel 150° anniversario della fondazione della Cantina, arriva un altro importante riconoscimento da Bibenda 2021
La Casa vinicola “Apollonio” ottiene i “Cinque grappoli” di Bibenda 2021 “I migliori vini d’Italia”. Si tratta del massimo punteggio attribuito dalla prestigiosa guida della “Fondazione italiana sommelier”, ormai di prossima pubblicazione. Sul nuovo riconoscimento si sofferma Massimiliano Apollonio responsabile, assieme al fratello Marcello, dell’antica Cantina salentina.
“Divoto – spiega – deve il suo nome alla devozione del nonno Marcello al Santo dei voli, San Giuseppe da Copertino. Ed è proprio un ‘Copertino Doc’ il vino in questione, un taglio di uve Negroamaro con uve Montepulciano rigorosamente coltivate nel metodo tradizionale dell’alberello pugliese. Un taglio fortunato: da una parte il Negroamaro, vitigno coltivato nel Salento già dal XIII secolo avanti Cristo, ricco di tannini, di acidità e di complessità, dall’altro il Montepulciano, molto noto in Abruzzo ma che ha trovato in Puglia un terroir ideale per la sua coltivazione (il Montepulciano viene utilizzato tra gli altri anche per produrre il Castel Del Monte); un’uva ricca di colore, di antociani, dal riflesso violaceo, che combinandosi appunto con i tannini setosi del Negroamaro da vita a vini di lunghissima longevità e potenzialità. Ne è riprova la formidabile lunghezza in bocca e al naso che si riscontra ad esempio degustando i primi Copertino degli anni ‘70. Un fruttato talmente persistente che a volte sembra davvero impossibile trovarsi davanti vini di cinquant’anni”.
“Il Divoto 2011 – continua Massimiliano Apollonio – fermenta in grandi tini di rovere di Slavonia e, dopo una lunga macerazione con le bucce per estrarre tutto il meglio che l’uva e la natura ci regala, affina per almeno 2 anni in piccole botti di rovere di Jupille, il famoso e raro rovere rosa che ha la particolarità di avere la grana più fine al mondo. Il segreto dell’eterna giovinezza avendo a disposizione la qualità delle uve che solo il Salento ed il suo terroir riesce a dare. Infine assemblaggio in botti da circa 5000 litri dove il vino riposa fino all’imbottigliamento, che avviene senza nessun tipo di filtrazione, refrigerazione, pastorizzazione o qualsiasi altra operazione che possa svilire il potenziale del vino. Un’ulteriore affinamento in bottiglia di almeno un altro anno (con l’ausilio di sughero 100% naturale di rara qualità selezionato in Portogallo e Sardegna) completa la preparazione del vino rendendolo pronto per la commercializzazione”.
“Il riconoscimento dei Cinque grappoli da parte di Bibenda e della Federazione Italiana Sommelier – conclude – avviene nell’anno dei centocinquant’anni di fondazione della cantina Apollonio, fresca vincitrice tra l’altro del premio di miglior rosato d’Italia dalla fondazione Veronelli”. (r.f.)