Il sindaco Paladini: “Quello che vogliono realizzare nel nostro territorio è un ecomostro che non possiamo lasciare in eredità ai nostri figli”
Il Consiglio comunale di Veglie ha approvato ieri mattina, all’unanimità, osservazioni contro il progetto di parco eolico presentato da Iron Solar, attualmente sottoposto a procedura di Valutazione di impatto ambientale. Si tratta di uno dei due previsti, esattamente quello con 7 aerogeneratori, di cui 4 a Salice e 3 a Veglie, per complessivi 42 megawatt, con opere di connessione a Erchie e San Pancrazio. Il secondo, quello di Enel green power Italia, prevede 14 torri, 11 a Salice e 3 a Veglie, per complessivi 84 megawatt, con lavori di connessione a Guagnano, San Pancrazio Salentino, Avetrana ed Erchie. Tutti gli aerogeneratori superano i 200 metri di altezza, compreso quella della pala. Per il secondo progetto c’è tempo fino al 24 aprile per la presentazione di osservazioni.
Il Comune di Salice, che assieme a quello di Veglie è interessato dall’installazione degli aerogeneratori in questione, al momento sembrerebbe non aver deciso alcuna presa di posizione formale.
Come detto, Veglie si è invece espresso sul primo progetto, approvando le osservazioni elaborate dal tecnico esterno architetto Juri Battaglini, appositamente incaricato.
“Non abbiamo nulla contro l’energia alternativa – dice il sindaco Claudio Paladini – ma riteniamo che questo genere di parchi eolici debbano essere collocati in territori già deturpati, come quelli di Cerano o dell’ex Ilva. Quale necessità c’è di incrementare l’energia pulita, mentre Cerano fino al 2050 continuerà ad immettere nell’aria tonnellate di anidride carbonica? L’atto che abbiamo approvato, grazie a tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione, ha l’obiettivo di preservare il territorio dal punto di vista agricolo, con tante produzione di qualità come le uve Doc, e le diverse strutture di agriturismo esistenti a poca distanza dalle nostre località marine e dalle nostre bellissime spiagge. Quello che vogliono realizzare nel nostro territorio è un ecomostro che non possiamo lasciare in eredità ai nostri figli”.
Nella delibera del Consiglio, fra l’altro si legge che “le aree interessate, nel territorio comunale di Veglie e di Salice Salentino, non corrispondono, per come si vuol lasciar intendere nel progetto, ad aree marginali, in progressivo abbandono, insignificanti da un punto di vista del valore identitario, economico, ambientale, culturale e paesaggistico, è necessario quindi porre l’attenzione su quali siano le reali e tangibili caratteristiche dell’ambito di riferimento”.
Fra i vari passaggi contenuti nell’articolato atto, di seguito se ne riportano alcuni.
“Il parco eolico va a localizzarsi in un contesto profondamente segnato dalla pratica agricola. È un’area a forte connotazione rurale, immune da fenomeni urbanizzativi diffusi (come è avvenuto invece nella campagna dei piccoli centri abitati della provincia meridionale di Lecce), priva di tracce di consistente trasformazione o di consumo intensivo di suolo. Caratterizzata da scelte di qualificazione e consolidamento delle strutture agrarie esistenti, è una campagna con un paesaggio rurale di grande interesse, quale in particolare quello dei vigneti da vino alternati agli estesi seminativi. I territori amministrativi dei comuni di Salice Salentino, Veglie e Guagnano, costituiscono la zona di produzione del vino di qualità Salice Salentino Doc, zona che rappresenta ancora uno dei presidi della tradizionale forma ad alberello pugliese, per questo inserita tra i paesaggi rurali d’interesse storico attualmente censiti nel territorio regionale. Si pensi che da Veglie passa anche la strada del Vino “Vigna del Sole” del “Salice Doc” (il cui territorio di produzione si allarga, appunto, ai Comuni di Salice Salentino, Veglie, Campi Salentina, San Pancrazio Salentino, San Donaci, Cellino San Marco e Guagnano”.
“La campagna profonda è definita dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) della Puglia, come lo spazio agricolo aperto che non ha contatto diretto con la città e neppure con gli spazi agricoli periurbani. È la campagna profonda delle superfici pianeggianti dai lunghi orizzonti sullo spazio rurale con una vista a perdita d’occhio dei paesaggi agricoli. Il PPTR vi riconosce la coltura del vigneto come caratteristica predominante del territorio rurale che si estende tra la prima e la seconda corona dei centri urbani intorno a Lecce. Vigneto, alternato a colture seminative, come intorno ai centri urbani di San Pancrazio Salentino, Guagnano, Salice Salentino, Novoli, Carmiano e con carattere di prevalenze intorno ai centri urbani di Veglie, Leverano e Copertino, i cui suoli con caratteristiche favorevoli all’utilizzazione agricola e poche limitazioni, sono ascritti alla prima e seconda classe di capacità d’uso”. (Rif. Elaborato n. 5 Schede degli ambiti paesaggistici – Ambito paesaggistico n. 10 “Tavoliere salentino”)”.
“Intorno all’area entro cui è prevista la localizzazione del parco eolico, sono presenti diffuse componenti storico-culturali esistenti, che segnano significativamente questo territorio e la sua storica strutturazione agraria. Particolarmente interessato dalla presenza delle pale in questione è il Villaggio di Monteruga, vecchia azienda agricola, sorta in epoca fascista, in un borgo dal grande fascino storico-culturale. Nel complesso, manufatti della riforma agraria, ora in gran parte ristrutturati, rappresentano luoghi della storia, della produzione e dell’accoglienza. Una ricettività diffusa, articolata e attiva, faticosamente conquistata nel corso degli anni a fronte di luoghi più notoriamente turistici del Salento. Sostenere che le pale eoliche non interagiscono con queste strutture solo perché non vi ricadono fisicamente a ridosso, non significa che l’ipotetica presenza del parco non scoraggi gli avventori che in queste aree cercano alcune caratteristiche ben specifiche”.
“Il PPTR introduce le aree dell’Arneo in uno dei cinque Progetti Territoriali per il Paesaggio Regionale (gli obiettivi generali del PPTR danno luogo a cinque progetti territoriali di rilevanza strategica per il paesaggio regionale, finalizzati in particolare a elevarne la qualità e fruibilità (Rif. NTA del PPTR, art. 29), cioè quello dei “sistemi territoriali per la fruizione dei beni culturali e paesaggistici”, finalizzato “alla fruizione dei beni del patrimonio culturale, censiti dalla Carta dei Beni Culturali, ed alla valorizzazione dei beni culturali (puntuali e areali) quali sistemi territoriali integrati nelle figure territoriali e paesaggistiche di appartenenza. Il progetto interessa, in particolare, l’attività di fruizione sia dei Contesti topografici stratificati, in quanto sistemi territoriali che ospitano i beni, sia delle aree di grande pregio e densità di beni culturali e ambientali a carattere monotematico (in via esemplificativa: sistemi di ville, di masserie, di uliveti monumentali) [Rif. NTA PPTR, art. 34]”.
“Il Catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici, presenta il risultato di una ricerca promossa dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in collaborazione con 14 università italiane ed alcuni enti di ricerca internazionali. Sono stati identificati 123 paesaggi distribuiti in tutte le regioni italiane, in Puglia sono stati identificati 7 paesaggi rurali storici, tra cui quello dei “Vigneti del Tavoliere di Lecce”.
Dopo aver ribadito che “il sito prescelto per la realizzazione degli impianti eolici, non è un’area degradata”, il Consiglio ha infine deliberato:
– di condividere e fare propri i presupposti, l’analisi e le conclusioni riportate nelle osservazioni alla procedura di Via redatte dal professionista incaricato;
– di ribadire l’interesse che questo Comune ha verso uno sviluppo agricolo e culturale, avallato dal fatto che l’area è anche caratterizzata da vigneti di eccellenza in cui sono coltivati alcuni vitigni utilizzati per la produzione di vini Doc e Igt (Negroamaro, Primitivo) e dalla produzione di oli contrassegnati col marchio Dop, che la realizzazione dell’impianto eolico renderebbe vano;
– di ribadire l’assoluta necessità di tutelare il paesaggio e i beni culturali-insediativi ivi presenti, identitari della comunità Vegliese;
– di sottolineare la prioritaria necessità della salvaguardia della tutela della salute pubblica e quindi della salubrità dell’ambiente mediante la tutela da qualsiasi forma di alterazione del territorio;
– di esprimere, per tutto quanto riportato in premessa e in narrativa, la assoluta contrarietà alla realizzazione dell’impianto eolico, composto da 7 aerogeneratori, ciascuno dei quali di potenza nominale pari a 6 mw, per una potenza totale pari a 42 mw.
L’atto sarà trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce, alla Provincia di Brindisi, all’Arpa Puglia e a Comuni di Salice, Guagnano, Erchie e San Pancrazio Salentino. Dal Comune di Veglie fanno sapere che, nei giorni scorsi, la delibera è stata inviata in bozza a tutti i Comuni interessati. (r.f.)
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