La pellicola sarà proiettata in prima nazionale a Lecce, durante una delle serate del XXV Festival del Cinema europeo, in programma nella multisala Massimo dal 9 al 16 novembre 2024
Il declino della cartapesta leccese svelato in un film. Un film-denuncia, che utilizzando lo stile della fiction e del documentario, tira in ballo persino il Vaticano, per chiarire i retroscena che portarono alla quasi completa sparizione della produzione di statue a soggetto religioso. Quella stessa produzione, che con le opere dei grandi maestri come Achille De Lucrezi, Luigi Guacci e Giuseppe Manzo, realizzate tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del secolo successivo, aveva invaso buona parte delle chiese italiane, e veniva esportata anche all’Estero, da Londra al Perù, determinando un vorticoso giro di denaro.
Pensata e realizzata come docufilm storico, l’opera, dal titolo “I Santi di carta”, si deve al lavoro dell’attore di lungo corso e regista, Pascal Pezzuto, originario di Squinzano, che ha così confutato la tesi che voleva la cartapesta leccese caduta in disgrazia per la mancanza di nuovi artigiani. Prodotto da Anna Murolo di Khàrisma Centro di produzione cinetv, col sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia, scandito dalle musiche di Gianluigi Antonaci e dagli interventi canori di Mino De Santis e Matthew Lamberti, il film è interpretato da attori del calibro di Augusto Zucchi, nella parte di Papa Pio XI, Fernando Masullo, già direttore di RaiTre, nelle vesti di un anonimo cardinale, ed il salentino nativo di Corsano, Ippolito Chiarello, che ha dato vita al già citato maestro De Lucrezi.
Presentato a Lecce dal giornalista Massimo Barbano nell’Open space del Palazzo di città, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive, artigianali e commerciali, Gabriella Margiotta, e dello stesso regista, il docufilm verrà proiettato in prima nazionale nel capoluogo salentino, durante una delle serate del XXV Festival del Cinema europeo, in programma nella multisala Massimo dal 9 al 16 novembre 2024.
Nelle scene girate fra Lecce, Otranto, Surano, Castelli Romani e Cinecittà, gli ottanta minuti di durata raccontano la diffusione delle statue in cartapesta di Santi e Madonne, grazie alle continue committenze del Vaticano. Ma racconta pure il successivo cambio di rotta della stessa Chiesa di Roma, in favore di quelle in legno prodotte nel paesino di Ortisei in provincia di Bolzano, motivandola con la materia ignobile ed indegna della cartapesta di entrare nelle Case di Dio. Per sostituire le prime con le seconde, il Vaticano inviò nel Salento, quale arcivescovo di Otranto, il veneto monsignor Cornelio Sebastiano Cuccarollo, interpretato da Franco Leccese.
Di qui lo scontro con i cartapestai, che invocarono persino l’intervento di Benito Mussolini, in occasione della visita in programma a Lecce il 7 settembre del 1934. Ma nel discorso che il Duce pronunciò dal balcone centrale del Palazzo delle Poste e Telegrafi, l’argomento non venne neppure sfiorato. La vertenza si spostò così a Roma, dove grazie all’intervento di un alto prelato, i maestri artigiani di Lecce, nel frattempo diventata Capitale internazionale dell’industria della cartapesta, ebbero partita vinta. Ma solo sulla carta, giacché le committenze di Santi e Madonne, continuarono a diminuire sino ad azzerarsi.
Accanto al regista attore Pascal Pezzuto ed al suo aiuto Marc Van Put, troviamo Lara Carrozzo in veste di coordinatrice di produzione e responsabile del casting, Anna Murolo, attrice, Ippolito Chiarello, Gino Cesaria, Donato Chiarello, Daniele Panarese ed Enzo Pisconti, attori, Simone Borsci, direttore di produzione, Marco Triarico, direttore della fotografia, Roberto Leone, operatore di macchina, Rosanna Calcagnile, costumista, Linda Hand, truccatrice, Mirella Camassa, acconciatrice, Antonio D’Aprile e Marika Urbano, scenografi, Gianluigi Antonaci, autore di musiche originali, Vito Palumbo, montatore, Rosalba Fantastico di Kastron, graphic design.
Tra gli interpreti nazionali spiccano Giorgio Vignali, (Mesciu Carmelu), Augusto Zucchi (Pio XI), Salvo De Santis (presidente Commissione Arte sacra), Fernando Masullo (cardinale), Pietro Serio (Achille De Lucrezi, ragazzo), Franco Leccese (monsignor Cuccarollo). Il docufilm ha ottenuto la collaborazione del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e di Apulia Film Commission ed il patrocinio di Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Arcidiocesi di Lecce, Arcidiocesi di Otranto e Museo Castromediano di Lecce.
Toti Bellone
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