Partita d’esordio giocata ieri, lunedì 19 agosto 2024, al Via del Mare. Commento al match di Pippi Leo
Prima giornata del campionato di serie A: esordio amaro del Lecce contro la forte e determinata Atalanta. Ieri, lunedì 19 agosto 2024, i giallorossi di mister Luca Gotti, dopo un buon avvio di partita, non reggono il confronto con gli avversari e perdono con un secco 0-4 dinanzi ad oltre 28mila tifosi, accorsi allo stadio di Via del Mare in occasione dell’avvio della nuova stagione 2024-2025. Per la formazione di Gian Piero Gasperini, due doppiette realizzate da Brescianini (35’ pt e 21’ st) e da Retegui (45’ pt e 12’ st – rig.). Di seguito il commento al match di Pippi Leo.
* * * * *
Un Lecce ancora “scombinato” paga un dazio troppo punitivo al cospetto della Dea. Senza attribuire specifiche colpe, Gotti ha parecchio da operare per raddrizzare una formazione lacunosa sotto profili fisici, atletici, caratteriali, agonistici e di gioco.
L’Atalanta non poteva essere un test risolutivo per le differenze di valori; tuttavia il Lecce deve avere e dimostrare identità, personalità, furore, tenuta campo, gioco e atteggiamenti molto diversi rispetto alla prova presto arrendevole di ieri sera.
Potremmo elencare e ribadire disfunzioni palesi, ma ci limitiamo a sottolineare alcuni fattori importanti che in questo momento stupiscono in negativo… e comunque non in stile Gotti.
La condizione fisico-atletica carente per una partenza lanciata necessaria al Lecce, l’assetto tattico fondato sul 4-2-3-1 (impacciato e improduttivo per una squadra che punta a salvarsi…): il disorientamento palesato contro i bergamaschi, dopo venti di minuti di competizione in cui il Lecce ha sprecato ripetutamente il gol con Dorgu, è figlio di uno status mentale, corporeo e gestionale inadeguato per i giallorossi.
Entrando ancora nel merito, al di là degli errori ingenui dei quattro difensori, si sono registrate le sofferenze sulle corsie esterne poco presidiate, l’isolamento in attacco di Kristovic, lo sfaldamento dell’intero collettivo già dal primo tempo soccombente, la mancanza di adeguato filtro e coperture dei mediani.
Il Lecce che conosciamo, per 8/11 anche ieri lo stesso, che tante soddisfazioni ci ha regalato, deve vestire un abito semplice, battagliero, grintoso, mai arrendevole, compatto, competitivo contro qualsiasi compagine.
La squadra già c’è, con individualità anche ragguardevoli tra cui i nuovi innesti azzeccati, seppure non del tutto in palla: tocca a mister Gotti pilotare pazientemente la barca rifuggendo da scelte tecnico tattiche “improvvisate” e dotando il collettivo di carburante energetico adeguato.
Pippi Leo
© Riproduzione riservata
FORMAZIONI IN CAMPO
LECCE: Falcone, Baschirotto, Gaspar, Morente (1’ st Banda), Rafia (38’ st Berisha), Dorgu, Gendrey, Krstović (23’ st Pierotti), Ramadani (31’ st Marchwiński), Gallo, Pierret (1’ st Coulibaly). A disposizione: Früchtl, Pelmard, Oudin, Helgason, Samooja, Borbei, Burnete, McJannet, Esposito, Addo. Allenatore: Luca Gotti.
ATALANTA: Musso, Pašalić (44’ st Sulemana), Hien, Ederson, De Roon, Ruggeri, De Ketelaere (23’ st Bakker) Djimsiti, Retegui (38’ st Cassa), Brescianini (44’ st Palestra), Zappacosta (23’ st Godfrey). A disposizione: Tornaghi, Vavassori, Carnesecchi, Comi, Rossi, Manzoni, Bernasconi. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Davide Massa di Imperia.
Foto di Antonella Ingrosso