“A questo punto siamo convinti che la rottura del patto elettorale abbia sancito la fine politica di Alleanza Civica e con essa la necessità di dare quanto prima voce agli elettori, unici titolati a stabilire ruoli e compiti in una compagine amministrativa, e non certamente tramite operazioni di Palazzo“. Non è “tenero” l’attacco dei consiglieri comunali Anna Peluso ed Eugenio Sambati (in foto) contro la sindaca Silvia Tarantino. Entrambi sono stati “estromessi” dalla nuova Giunta comunale di Porto Cesareo, varata l’altro giorno dalla prima cittadina. Secondo i due ex assessori (Peluso ricopriva anche la carica di vicesindaco), la scelta di Tarantino sarebbe frutto di un “atteggiamento antidemocratico”.
“Un’operazione durata quasi due mesi – affermano fra l’altro Sambati e Peluso in una nota diffusa ieri mercoledì 18 ottobre – senza che il sindaco, nella sua qualità di capo dell’Amministrazione, abbia mai sentito la necessità di un confronto e quindi senza aver intrapreso alcuna iniziativa di discussione con i sostenitori di Alleanza Civica. Evidentemente il sindaco non era in grado di affrontare i propri elettori e spiegare le vere ragioni e cause di una crisi politica, iniziata con la revoca del vicesindaco e proseguita, poi, con la defenestrazione dell’assessore all’urbanistica e bilancio. Le ragioni della crisi, a nostro giudizio, non sono da ricercarsi in un contrasto politico tra il sindaco e gli assessori non confermati, bensì nella necessità di soddisfare assurde richieste di visibilità da parte di alcuni consiglieri comunali a cui, però, l’elettorato aveva assegnato un ruolo ben specifico, e non certo di primo piano.
“È assolutamente scandaloso – aggiungono – vedere una compagine elettorale completamente snaturata rispetto alla sua originaria composizione, frutto di specifici accordi elettorali ed espressione del consenso dei cittadini di Porto Cesareo. Oggi, in totale spregio della volontà di questi ultimi, assistiamo, da un lato, alla nomina di un assessore, addirittura bocciato dagli elettori a seguito dei risultati delle urne e recuperato con una operazione di magia amministrativa e, dall’altro, a una maggioranza, o presunta tale, che ha la necessità per andare avanti del voto proveniente da una parte dell’opposizione”. (red.)
Aggiornamento 19 ottobre 2023
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 19 ottobre, i consiglieri Peluso e Sambati, hanno diffuso una presa di posizione aggiuntiva. Quest’ultima segue il “chiarimento” di questa mattina della sindaca Silvia Tarantino (leggi l’articolo: Rimpasto in Giunta, chiarimenti della sindaca Silvia Tarantino).
“Il rimpasto della Giunta – affermano nella nuova nota Peluso e Sambati – non faceva parte sicuramente di alcun accordo prelettorale, ma è stato il frutto di una decisione personale ed antidemocratica assunta dal sindaco, in totale contrapposizione e disprezzo della volontà degli elettori che, con il loro voto, al momento delle elezioni, hanno stabilito da chi farsi rappresentare. Il compito di amministrare una comunità non può essere ricondotto ad una giostra su cui tutti possono fare un giro, ma è la conseguenza della scelta solo e soltanto dei cittadini, espressa attraverso il voto di preferenza”.
“A tal proposito – aggiungono fra l’altro – si è ritenuto e si ritiene altamente offensivo, non solo delle proprie persone, ma soprattutto degli elettori stessi, poter minimamente pensare che due tra i consiglieri più suffragati, e non si comprende né è spiegato perché soltanto Peluso e Sambati, e non altri, potessero essere retrocessi a consiglieri comunali, con l’attribuzione di semplici deleghe, solo perché lo ha deciso il sindaco, insieme a pochi intimi, e di continuare, poi, la collaborazione politica come se nulla fosse accaduto”.
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