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Lecce/Pinacoteca - 06 Giu 2023

“Signum”, un nuovo spazio dedicato ai pittori salentini


Spazio Aperto Salento

Lecce ha una nuova Pinacoteca, interamente dedicata ai pittori salentini attivi fra Otto e Novecento nell’antica Terra d’Otranto. Si chiama “Signum”, si trova al civico 66 di via Pantelleria, traversa di via Leuca, e si deve alla generosità di un giovane imprenditore tessile di Arnesano, Mario Nicola Cucurachi, che dopo aver  collezionato sino ad oggi quasi cento dipinti di 34 diversi autori (paesaggi, palazzi storici, ritratti, nature morte) ha deciso di metterli a disposizione di tutti, a cominciare dai turisti e dagli studenti.

Aperta, per ora, tutti i giorni, lunedì escluso, dalle ore 17 alle 20, la nuova Pinacoteca ha inaugurato nelle scorse settimane con la retrospettiva di Giuseppe Casciaro (Ortelle 1861-Napoli 1941). Nella prima delle quattro ampie sale, che si distinguono per l’ordine e l’eleganza dell’allestimento, in cui si notano, per ogni singola opera, nome dell’autore, titolo, data di realizzazione, tecnica utilizzata e dimensioni, i quadri di Casciaro da ammirare sono in tutto 16, più uno di Paolo Emilio Stasi (Spongano 1840-1922), che proprio di Casciaro è considerato il maestro.

In altre due, solo in parte divise da un muro, ci sono altre 27 opere, di Stanislao Sidoti (Lecce 1837-1922), Vincenzo Valente (Specchia 1846, Lecce 1889), Francesco Paolo Parisi (Taranto 1857, Lecce 1948), Giovanni Stano (Manduria 1871, Lecce 1945), Luigi Scorrano (Lecce 1849, Urbino 1924), Enrico Giannelli (Alezio 1871, Parabita 1945), Michele Palumbo (Calimera 1874, Lecce 1949), Giulio Pagliano (Gallipoli 1882-1932), Salvatore Fantasia (Brindisi 1879, Siena 1959), Ciro Fanigliulo (Grottaglie 1881-1969), Giuseppe Forcignanò (Gallipoli 1862, Parigi 1919), e del già citato Stasi.

Altre 33, infine, campeggiano nell’ultima sala. E sono di Vincenzo Ciardo (Gagliano del Capo 1894-1970), Ennio Marzano (Lecce 1904, Bari 1984), Emilio Notte (Ceglie Messapica 1891, Napoli 1982), Agesilao Flora (Latiano 1863, Lecce 1952), Geremia Re (Leverano 1794, Lecce 1950), Carlo Barbieri (San Cesario 1910, Roma 1938), Fernando Troso (Lecce 1910, Roma 1990), Giovanni Pinto (Lecce 1909, Novoli 2002), Michele Massari (Lecce 1902-1954), Emanuele De Giorgio (Grottaglie 1916, Taranto 1983), Lino Paolo Suppressa (Lecce 1915-1970), Mino Delle Site (Lecce 1914, Roma 1996), Pippi Starace (Lecce 1904, Roma 1977), Roberto Manni (San Pancrazio Salentino 1912, Lecce 2003), Cosimo Sponziello (Tuglie 1915, San Simone 2005), Tonino Caputo (Lecce 1933-2021), Enzo Sozzo (Lecce 1917-1993), Ezechiele Leandro (Lequile 1905, San Cesario 1981), Edoardo De Candia (Lecce 1933-1992).

Qui si trovavano pure le tre opere degli artisti viventi, Antonio Massari (Lecce 1932), Ercole Pignatelli (Lecce 1935), e Fernando De Filippi (Lecce 1940). Si tratta, rispettivamente, del grande acquerello-tempera “Il partigiano politico” del 1964; di “Interni”, del 1961, tecnica mista su tela, e di “Partita a scacchi. Lenin a Capri nel 1909”, colori acrilici su tela del 1971.

A breve, nel progetto di “Signum”, rientrerà anche l’apertura della sezione “Project”, con ingresso da via Leuca, dedicata agli artisti emergenti ed ai giovani talenti, in testa gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e delle scuole e degli istituti d’arte. Per info: 328-6830671.

Toti Bellone
© Riproduzione riservata

 

Foto in alto: una sala della Pinacoteca

 

Giulio Pagliano, Palazzo Tafuri a Gallipoli, olio su pannello, 1907

Ezechiele Leandro, L’abbraccio, tecnica mista su tavola