Calcio/Serie A - 10 Ott 2022

Il Lecce sconfitto di misura dalla Roma con l’ennesima assurda decisione di arbitro e Var

Risultato finale all’Olimpico 2-1. Commento al match di Adolfo Starace


Spazio Aperto Salento

La cronaca della gara di ieri sera, domenica 9 ottobre, tra Roma e Lecce non può non iniziare dall’episodio che ha spostato gli equilibri del match nettamente a favore dei padroni di casa, ovvero l’espulsione di Hjulmand. La storia si ripete ed ancora una volta, in questo campionato, la squadra di Baroni subisce l’ennesimo torto, da parte di arbitro e Var.

Ma andiamo con ordine, partendo, in casa Lecce, dall’esordio stagionale di Umtiti che fa coppia in difesa con Baschirotto, mentre in attacco dal primo minuto si rivede Ceesay. Per il resto solito 4-3-3 per la formazione di Baroni: in porta Falcone; in difesa Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Pezzella; a centrocampo Askildsen, Hjulmand e Gonzalez; in attacco Strefezza, Ceesay e Banda.

Dopo appena 5 minuti la Roma corona una grande partenza e passa in vantaggio con un imperioso stacco di testa di Smalling, su assist di Pellegrini. Nei successivi 15 minuti la Roma continua ad attaccare ed il Lecce non riesce ad organizzare una valida controffensiva, restando sempre nella propria metà campo.

Poi al 21° minuto la gara si mette ulteriormente in salita per i giallorossi di Baroni. Hjulmand, in un normale contrasto di gioco, commette un fallo a centrocampo e l’arbitro Prontera dopo essere stato richiamato dalla Var espelle il calciatore, ed  il Lecce si trova a giocare in 10 uomini i restanti 70 minuti di gioco.

L’espulsione di Hjulmand costringe Baroni a rivedere il suo modulo non rinunziando, però, al suo tridente offensivo e negli ultimi minuti del primo tempo il Lecce grazie ad un incontenibile Banda si riporta in attacco. L’offensiva dei giallorossi di concretizza al 40’ con Strefezza che in mischia trova lo spazio necessario per scaricare in rete la palla dell’1-1.

La ripresa inizia con l’ennesima ingenuità della difesa giallorossa e dopo 2 minuti Askildsen commette un fallo da rigore che Dybala trasforma. La Roma tenta di chiudere la gara ma Falcone tiene a galla la propria squadra respingendo le conclusioni di Zalewski e Abraham. Il Lecce prova a cambiare qualcosa con gli ingressi di Blin, Helgason e Di Francesco ed ha il merito di restare in gara fino al termine anche se non riesce ad incidere più di tanto. Negli ultimi istanti di gioco Baroni manda in campo Oudin al posto di uno stremato Ceesay e dopo 5 minuti di recupero l’arbitro Prontera pone fine all’incontro.

Si fa veramente fatica, in sede di commento, a rimanere equilibrati nei giudizi sull’operato di arbitro e Var che hanno falsato una gara che poteva avere uno sviluppo ed un esito diversi. Anche in 10, infatti, il Lecce non ha sfigurato riuscendo a pareggiare e subendo il raddoppio dei locali solo su calcio di rigore. Certo che rimangono le ingenuità commesse da qualche calciatore, in occasione dei gol subiti ma questa squadra è molto giovane e paga in alcuni momenti lo scotto della poca esperienza nella massima serie. Quello che, però, va assolutamente rimarcato è l’ennesima assurda decisione della direzione arbitrale di mutare i destini di un incontro che sulla carta era difficile per la consistenza tecnica dell’avversario.

Ora più che mai occorre a gran voce chiedere ai vertici federali equità e rispetto delle regole da parte di chi incautamente, in buona o cattiva fede, condiziona e determina il cammino di una compagine che lotta con sacrificio ed onestà per raggiungere i propri obiettivi nella massima serie.

 Adolfo Starace
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ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (43′ st Kumbulla), Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Pellegrini, Vina (1′ st Spinazzola); Dybala (5′ st Matic), Zaniolo (1′ st Abraham); Belotti (32′ st Shomurodov). Allenatore: Mourinho.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella; Askildsen (26′ st Helgason), Hjulmand, Gonzalez (1′ st Blin); Banda (36′ st Colombo), Ceesay (45′ st Oudin), Strefezza (26′ st Di Francesco). Allenatore: Baroni.

Marcatori: 6′ Smalling (R), 39′ Strefezza (L), 3′ st rig. Dybala (R)

Arbitro: Prontera di Bologna.

 

In foto: l’azione del gol di Strefezza