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Lecce/Amolab - 22 Set 2022

L’ecografo SensUS Lung sbarca anche nel Policlinico di Bari


Spazio Aperto Salento

La nuova tecnologia ecotomografica portatile SensUS Lung, partorita dal genio dei ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Lecce e realizzata dalla startup leccese Amolab, dopo l’adozione da parte del Dipartimento di emergenza-accettazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dell’Istituto malattie infettive “Spallanzani” di Roma e dell’ospedale della Fondazione “San Matteo” di Pavia, sbarca nel Policlinico di Bari.

La struttura ospedaliera del capoluogo di Regione, ha voluto assicurarsi il nuovo sistema ecografico dotato di intelligenza artificiale, perché oltre a diagnosticare le malattie polmonari in generale, si è rivelato efficace anche nella diagnosi istantanea e non invasiva del Covid-19, e per di più, nel monitoraggio dei pazienti affetti da polmonite interstiziale e long Covid.

A parte le qualità sin qui descritte, SensUS Lung, in origine denominata EcovidUS, racchiude potenzialità solo parzialmente esplorate, che fra gli altri, nel Policlinico barese, hanno catturato l’attenzione del direttore di Medicina Interna e  docente ordinario all’Università “Aldo Moro”, Angelo Vacca, anche nelle vesti di consigliere per l’Area-Sanità, del Gabinetto del Rettore.

Il punto di forza del nuovo ecotomografo portatile, è la capacità di riconoscere i segni tipici della polmonite interstiziale da Covid-19, grazie all’utilizzo di algoritmi basati sulla già citata intelligenza artificiale, che  analizzando sino a 14 zone polmonari, consente di identificare in maniera oggettiva e automatica i campanelli d’allarme delle patologie polmonari, rendendo così possibile una diagnosi tempestiva. Il suo software è per altro in grado di indagare sullo stato polmonare del paziente, attraverso il calcolo di un indice detto: “pneumonia score” e di un valore statistico, il “Covid-index”, che fornisce elementi utili per stabilire se la polmonite sia oppure no, causata dal Covid-19.

“Il device ha dimostrato interessanti potenzialità – ha sottolineato il professore Vacca, autore di oltre 400 pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali -. Con l’aiuto delle colleghe Tiziana Giliberti e Luciana Loponte, verrà comunque utilizzato sia in ambito pneumologico che cardiologico,  per diagnosticare versamenti pericardici, e per questa parte di sperimentazione, ci avvarremo della competenza nel settore cardiovascolare del collega internista, Sebastiano Cicco”.

“Il Covid è malattia nuova che abbiamo visto nascere, crescere e ora speriamo stabilizzarsi in maniera favorevole, con studi ancora in corso rispetto al Long/Covid – aggiunge il medico internista Cicco -. Quando il cuore non batte bene, a monte, nei polmoni, si accumulano dei liquidi: ciò porta a un referto ecografico tipico, perché si tratta di polmone umido/bagnato. La combinazione tra la valutazione cardiologica e questo riscontro, permette di avere informazioni sulla gravità dello stato del paziente. Tipicamente, quello cardiaco è un’inibizione bilaterale, mentre quella da polmonite, è  monolaterale, e differenziarla dal quadro di fibrosi polmonare, è più complicato”.“Grazie all’accordo col Policlinico di Bari, a cui il nostro Team fornirà ogni tipo di collaborazione, sarà possibile ampliare e velocizzare la diagnosi di casi Covid, ed allo stesso tempo, proseguire nella  ricerca, per altro già in atto con il Centro diagnostico Calabrese di Lecce, con l’obiettivo di approfondire gli studi sulle conseguenze legate al long Covid – ha dichiarato l’ingegnere Salvatore Calcagnile, amministratore unico di Amolab -. Ed in modo particolare, verranno approfondite quelle che riguardano la salute dei polmoni”.

Toti Bellone
© Riproduzione riservata

 

Foto in alto: La sede di Amolab. In basso: L’innovativo SensUS Lung tutto leccese